Torna lo Slayer di id Software in The Ancient Gods Parte 1, primo DLC story driven diretto a Doom Eternal, lo shooter uscito pochi mesi fa.
Sono trascorsi poco più di 7 mesi dal lancio di Doom Eternal, uno dei capitoli più violenti e brutali del brand firmato id Software, ma sembra proprio che il nostro Slayer preferito non possa ancora godersi un po’ di meritato riposo. La colpa, anche se sarebbe più giusto parlare di merito data la qualità complessiva, è di The Ancient Gods Parte 1, primo dei due DLC destinati ad ampliare l’arco narrativo di Doom Eternal. Siete pronti ad affettare nuovamente orde di demoni?
Si torna a caccia
La sconfitta della Khan Maykr sembrava aver rimesso a posto le cose sulla Terra, ma i demoni paiono avere ben altre intenzioni, decisi come sono a continuare la mattanza di anime. Inutile dire come spetterà allo Slayer, aiutato dal Serafino, respingere ancora una volta (l’ultima?) questa invasione ultraterrena. L’unico modo per risolvere la situazione sarà quello di riportare sul trono il Padre, misteriosa entità che conosceremo durante le circa 5 ore necessarie a concludere The Ancient Gods Parte 1. Si tratta di un pretesto narrativo utile a tirare le fila in merito ad alcune questioni lasciate volutamente in sospeso in Doom Eternal, e che sono utilissime per mettere in scena l’ennesima orgia di sangue e proiettili tanto cara al brand id Software. I tre macro livelli che compongono questa prima parte degli add-on story driven, però, non potranno fare a meno di lasciarci sul più bello, in attesa della conclusione definitiva che raggiungeremo tramite il prossimo ed ultimo DLC. Proprio per il suo voler proseguire gli eventi già narrati in Doom Eternal, The Ancient Gods Parte 1 non si è premurato di stravolgere il gamplay intravisto nel titolo base, pertanto può esserne semplicemente visto come la natura prosecuzione, il che non può di certo essere un difetto, vista l’eccellenza raggiunta da quanto giocato mesi fa. Anche per i veterani di questo nuovo corso della saga, però, non sarà certo semplice giungere alla conclusione del DLC, dato che il team di sviluppo sembra aver calcato con decisione la mano sul fronte della difficoltà, che già ai livelli più bassi rappresenterà una sfida non certo semplicissima da domare.
Sputare sangue
Gli unici cambiamenti, per quanto lievemente marginali, introdotti da The Ancient Gods Parte 1 vanno ad impattare sulla struttura dei vari livelli, che hanno finito per abbandonare la conformazione sufficientemente ampia vista in precedenza, in favore di un’architettura composta da varie micro arene. La progressione, pertanto, sarà decisamente più lineare rispetto alla campagna base, ma ad aumentare in maniera esponenziale sarà il numero di creature infernali che ci verranno vomitate contro durante i momenti di mattanza. Questa abbondanza spingerà i giocatori ad utilizzare tutti gli strumenti di offesa messi loro a disposizione, data anche l’estrema varietà di demoni che ci troveremo ad affrontare di volta in volta, ognuno come sempre dotato dei propri punti deboli da sfruttare. Il balletto di morte a base di finisher e motosega si farà quindi ancora più serrato ed intenso, così da permetterci di massimizzare il recupero di munizioni, armatura e punti vita, esaltando in maniera ancora più spettacolare l’adrenalinico gameplay, ma anche mettendo ulteriormente a dura prova i tempi di reazione del giocatore. Come detto in precedenza, si assiste ad un netto innalzamento del livello di difficoltà generale, al punto che in un paio di sezioni potrebbe venire spontaneo chiedersi se un leggero ribilanciamento generale sarebbe stato più corretto: è come se il team, visti i tempi narrativi più coincisi del DLC, avesse deciso di giocarsi in maniera un po’ troppo affrettata tutte le carte a propria disposizione. Non mancano, comunque, anche brevi momenti di pausa, purtroppo però legati a quelle sezioni platform che già avevo trovato abbastanza fuori fuoco in Doom Eternal. Presenti anche delle fastidiose (in senso buono) novità, rappresentate da demoni inediti, che tra torrette, creature in grado di impossessarsi dei nemici (potenziandoli) e Maykr che saranno vulnerabili sono in occasione dei loro colpi più letali, sapranno dare ulteriore filo da torcere al giocatore. Nel solco della continuità si insinuano le ottime prestazioni scaturite dall’id Tech, un motore che si è dimostrato ancora una volta in grado di garantire il giusto compromesso tra una fluidità eccellente ed un colpo d’occhio sicuramente efficace.
The Ancient Gods Parte 1 è un discreto proseguo delle avventure dello Slayer, capace di inserirsi alla perfezione nella narrazione (per quanto blanda) del titolo genitore. Il DLC in questione propone la consueta sfida a base di violenza e brutalità, perfettamente in linea con la tradizione della saga, ma che forse si è spinto un po’ troppo oltre per quanto concerne la difficoltà pure e semplice, al punto che sarebbe stato auspicabile un maggiore bilanciamento dell’esperienza complessiva. Se amate il gameplay e la frenesia di Doom, The Ancient Gods Parte 1 è comunque un’espansione che non possiamo fare a meno di consigliare caldamente, a patto di essere pronti a domare una serie di livelli tutt’altro che decisi a fare sconti e cortesie a chicchessia.
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Pro
Gameplay ancora più frenetico e brutale
Ottime prestazioni tecniche
Gamer cresciuto all'ombra del tubo catodico, sia in casa che in sala giochi, amante del Giappone in ogni sua forma, traduttore freelance e aspirante musicista non ancora pronto ad appendere lo strumento al chiodo. Dopo quasi un decennio trascorso a scrivere di videogiochi da semplice blogger, sono pronto ad intraprendere una nuova avventura editoriale.