State Of Decay 2 sta per approdare su Xbox One e PC, ma noi abbiamo avuto la possibilità di giocarlo in anteprima. Ecco le nostre prime impressioni, in attesa della recensione.
State Of Decay sta per tornare con il secondo capitolo e noi, grazie a Microsoft, abbiamo avuto la possibilità di provarlo in anteprima. Vediamo come si comporta il survival horror durante le prime ore di gioco.
L’evoluzione di State Of Decay
State Of Decay 2 ci lancia subito nel gioco, senza troppe introduzioni. Già dai primi minuti si nota un miglioramento sostanziale delle animazioni e del sistema di combattimento, con qualche meccanica in più rispetto al primo capitolo. Dopo un tutorial abbastanza rapido, abbiamo la possibilità di scegliere tra tre regioni nelle quali insediarci. Non abbiamo ancora avuto modo di visitare le altre aree dopo aver fatto la nostra scelta, ma abbiamo già visto che è possibile. Il salto di qualità in State Of Decay 2 sta proprio nella gestione della comunità. Da quando si apre per la prima volta il menù iniziale si capisce che questa è il fulcro del gioco, in quanto non troviamo un comune “Nuova Partita”, ma un “Nuova Comunità”.
Una comunità per tutti
La gestione è molto più complessa di quanto si sia visto nel precedente capitolo. Ora le risorse sono più difficili da trovare e si consumano in minor tempo, facendovi passare la maggior parte della partita per le strade infestate dagli zombie. Anche lo stato d’animo della comunità è diventato più pressante. Infatti, se qualcuno è di cattivo umore, può scatenare risse o addirittura andarsene per sempre. Per risolvere queste dispute interne o si fa in modo di alzare il morale, oppure si svolge una particolare missione che viene assegnata dal personaggio insoddisfatto. Torna la personalizzazione della propria base con la possibilità tra le tante di aggiungere letti per accogliere più persone, creare un poligono di tiro per migliorare la mira dei cittadini o stabilire un’infermeria per curare i malati. Questa, forse, è una miglioria indispensabile in quanto ora il gioco presenta una particolare malattia infettiva conosciuta come “piaga del sangue”. Questa si contrae quando si viene troppe volte a contatto con dei particolari zombie riconoscibili dal rosso intenso del colore degli occhi. Se lo stadio della malattia è troppo avanzato, dovremmo persino arrivare al punto di portare il malato via dalla comunità e ucciderlo prima che avvenga la trasformazione in zombie. È possibile curarlo, ma servono dei campioni di piaga che si possono trovare addosso agli zombie infetti. Tuttavia, più si avanza nel gioco e meno sarà difficile trovarne in quanto durante le nostre traversate in macchina ne falceremo più di uno e quindi la scorta sarà quasi sempre molto alta. Altro elemento aggiunto è la possibilità che la nostra base venga attaccata dagli zombie, con orde sempre più grandi e complesse da gestire. Ritorna anche la possibilità di trasferirsi in strutture più ampie per poter accogliere più persone nella comunità e creare un maggior numero di migliorie.
I vivi sono più pericolosi dei morti
Nel primo State Of Decay era possibile incontrare altri sopravvissuti e farli unire al nostro gruppo oppure trovare intere comunità pronte ad allearsi con noi. In State Of Decay 2 hanno voluto cambiare un po’ le carte in tavola aggiungendo una nuova variabile molto importante: la nostra reputazione con le altre comunità. Se aiutiamo un gruppo, saremo ben visti da questo, ma se gli rechiamo un torto o li minacciamo, la nostra reputazione con essi calerà fino a che non diventeranno ostili. E un gruppo ostile è molto pericoloso, in quanto uccide più velocemente degli zombie. Durante la nostra partita ce ne è capitato uno già ostile sin dall’inizio e ha iniziato a spararci, uccidendo con un solo colpo alla testa il seguace che ci stava accompagnando ad incontrarli. Quindi, il pericolo è altissimo e conviene sempre cercare di non inimicarsi nessuno. Altro elemento aggiunto di importanza vitale è la possibilità di contrattare beni materiali con altre comunità. Questo vi tornerà molto utile quando le vostre scorte inizieranno a diminuire e non avrete abbastanza benzina per poter sostenere un viaggio troppo lungo. Avete letto bene, la benzina si esaurisce e anche molto velocemente. Basta un viaggio da una città ad un’altra per svuotare il serbatoio. Dipende anche dal mezzo che si utilizza. Un fuoristrada consuma una grande quantità di benzina, ma ha un bagagliaio più capiente, mentre un’utilitaria consuma di meno, ma ha anche meno spazio dove stipare gli oggetti. Quindi anche qui va fatta una scelta prima di partire. Bisogna capire se il viaggio può essere sostenuto con la benzina che abbiamo nel serbatoio o se è meglio andare a cercarne un po’ prima di rimanere a piedi nel bel mezzo del nulla con la possibilità che uno zombie più potente del normale ci uccida permanentemente.
Per sempre
Anche in State Of Decay 2 torna la morte permanente dei personaggi. Se un membro della nostra comunità è deceduto, non ci sarà modo di tornare indietro. Il protagonista di questo gioco è la comunità e non il personaggio in sé. Questo lo capiamo già dall’inizio del gioco, quando ci viene data la possibilità di scegliere tra quattro gruppi composti da due persone, ognuno con caratteristiche differenti a seconda del nostro stile di gioco. Poi, naturalmente, ci sarà sempre quello che prediligeremo maggiormente e, molto probabilmente, lo faremo diventare leader del gruppo. Quest’azione si può compiere solo quando un personaggio ha raggiunto il massimo livello di reputazione. Se tutti i membri della comunità muoiono, è game over e bisognerà ricominciare dall’inizio. A sottolineare questo aspetto troviamo anche un contatore di giorni che ci riferisce da quanto tempo stiamo sopravvivendo. In certi momenti la tensione arriva alle stelle, soprattutto quando le scorte scarseggiano e il morale è carente.
Un passo avanti
State Of Decay 2 è decisamente migliorato rispetto al primo capitolo. Il gameplay è più complesso che in precedenza ed è costellato da piccole finezze che recano una profondità incredibile. Anche tecnicamente il gioco ha fatto un passo avanti, nonostante sia da rifinire sotto alcuni aspetti, ma niente che non si possa risolvere con una patch. Questo è quanto possiamo dirvi fin’ora. Vediamo se continuando la nostra partita il gioco migliorerà o peggiorerà. Per il nostro giudizio completo, rimandiamo alla recensione che uscirà nel momento esatto della scadenza dell’embargo, ovvero alle 9:01 di questo giovedì.
State Of Decay 2 sarà disponibile su Xbox One e PC Windows in due versioni a partire dal 22 maggio. L’edizione standard venduta a €29,99 e la Ultimate Edition venduta a €49,99 che, oltre a diversi bonus, dà accesso al gioco quattro giorni prima, ovvero il 18 maggio. Per tutti i possessori di Xbox Game Pass il gioco sarà gratuito a partire dal 22 maggio.
Tenace adoratore del mezzo cinematografico, cerco sempre un punto di vista fotografico in tutto ciò che mi circonda. Videogiochi, serie televisive, pellicole cinematografiche. Nulla sfugge al mio imparziale giudizio.