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Ant-Man and the Wasp: Peyton Reed spiega la scena post-credits

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Nella post-credits di “Ant-Man and the Wasp” la storia di Scott Lang si riallaccia con il finale di “Avengers: Infinity War”. Il regista racconta come si è arrivati a questa scena.

Dopo “Avengers: Infinity War” abbiamo vistoAnt-Man and the Wasp“, con il ritorno di Paul Rudd ed Evangeline Lilly nei panni di Scott Lang e Hope Van Dyne. Nel film non ci sono riferimenti al finale della pellicola dei fratelli Russo, se non nella scena post-credits. Ma come è nata quest’idea? Ecco cosa ha detto il regista del film, Peyton Reed.

Ant-Man and the Wasp

Ant-Man and the Wasp – Peyton Reed parla della scena dopo i titoli di coda

Il regista ha parlato con Collider della scena post-credits di “Ant-Man and the Wasp” e di come lui sapesse da tempo che avrebbe dovuto inserirla:

“Lo sapevo davvero presto. Quando abbiamo iniziato a scrivere la sceneggiatura, sapevo. Ciò che non sapevo era come avrebbe reso nel nostro film. Così la cosa difficile era sapere che tutti coloro che avrebbero visto ‘Infinity War’ sarebbero andati a vedere ‘Ant-Man and the Wasp’ e cerchino degli indizi. ‘Come si inserirà nella linea temporale?’ E non dobbiamo dare nessun indizio per un po’ di tempo. Diamo indizi su cosa c’è dopo ‘Civil War’. E abbiamo iniziato a parlare di avere attori di fronte agli schermi con eventi nello sfondo di cosa stia accadendo, e questo sembrava un po’ pigro per noi e lo avevamo già visto prima e volevamo fare qualcosa di differente e più accattivante. E nell’evidenziare il processo, abbiamo gestito quel problema in un certo modo.

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E poi abbiamo fatto questa cosa alla fine dei titoli di coda che chiamavamo per gioco ‘La parata delle risoluzioni’. E l’idea era di avere queste risoluzioni nette una dopo l’altra. Scott è tornato, è uscito dagli arresti domiciliari, si è riunito con Cassie, i tipi dell’X-Con hanno ottenuto il progetto in modo tale da salvare la propria compagnia, Hank ha salvato Janet e quindi ha ingrandito la casa in un’isola tropicale e Scott e Hope sono in un appuntamento con Cassie nel garage dopo essersi ristretti e tutto va bene! E ‘Ant-Man and the Wasp’ finisce come dovrebbe. Tutto è pieno di colori con la sequenza dopo i titoli di coda, e poi, cosa succede?

È passato un po’ di tempo in cui lanciamo un bel po’ di cose al pubblico – Janet e in vestiti da strada, poi c’è il furgone di Luis e stanno mandando Scott per qualche caccia di particelle quantistiche e citano Ghost, così tu pensi ‘Oh, stanno portando avanti la storia.’ Volevamo provare a prendere il pubblico alla sprovvista il più possibile, così quando viene lasciato lì e tornate e vedete tre di loro ridotti in polvere è un pugno nello stomaco. Sembra assolutamente il modo di Ant-Man di gestire queste cose. Dato che non puoi fare cosa ha fatto ‘Infinity War’ perché è la scena più drammatica da affrontare in un film, e in un film Marvel. E così volevamo farla a modo nostro.”

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Ant-Man and the Wasp – Il legame con Avengers: Infinity War

Il regista di “Ant-Man and the Wasp” ha anche parlato di come ha collaborato con i registi e gli sceneggiatori di Avengers: Infinity War per fare in modo che la scena fosse coerente sia con l’impostazione dell’uno che dell’altro:

“Abbiamo tutti parlato – c’era Paul, Chris McKenna e Eric Summers – e ci siamo seduti con i fratelli Russo e gli sceneggiatori Marcus e McFeely sulla linea temporale, ma c’era ancora una discussione sul il nostro film in termini di chi sarebbe stato ridotto in polvere. Adun certo punto abbiamo detto ‘Bill Foster sarà lì? Eva Starr sarà lì? Si polverizzano tutti?’ ma poi è diventata una questione di percentuale. Deve essere il 50%, quindi non può essere, ‘Veramente? Tutti sono andati? Sembra diverso da ciò che ho visto in ‘Infinity War?’ C’erano certe cose che sapevamo. Marcus e McFeely ha tirato fuori un’idea per la scena e abbiamo tutti costruito du quell’idea. Coinvolgeva Scott e coinvolgeva il furgone di Luis e un nuovo Tunnel Quantistico 2.0, ma era una cosa molto collaborativa.

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C’era un sacco di avanti e indietro, perché ho parlato di questo nel primo ‘Ant-Man’, stavo montando e ho avuto i fratelli Russo e Marcus e McFeely arrivare nella sala di montaggio, e ho mostrato loro, penso fosse la sequenza in cui Scott entra nella casa di Hank e fa il furto della tuta e ho mostrato altre scene, penso incluso il primo montaggio di Luis, ma semplicemente per dare loro un’idea del tono di Ant-Man e come Paul avrebbe interpretato Scott Lang, per cui era difficile dato che con il finale di ‘Infinity War’, non c’è una grande svolta drammatiche che puoi prendere con un film. Sapevamo che se introducevamo quel concetto troppo presto in ‘Ant-Man and the Wasp’, perché parlavamo di quello prima, e se lo introduci troppo questo, allora questo è tutto ciò di cui si curano tutti e minaccia di prendere sulla storia.

Ci sono state molte discussioni su questo punto – avete visto le scene con i fan e la polvere nel ponte di parcheggio – ma dove accadrà? Chi sarà? Questo tipo di cose. Una volta che abbiamo scelto l’idea e ha avuto senso per entrambi i film, o tutti e tre i film, questo è stato un giorno molto esaltante. Lo definirei uno ‘sfondamento’, credo.”

 

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