Ant-Man and the Wasp Recensione – In uscita il prossimo 14 agosto, abbiamo visto in anteprima Ant-Man and the Wasp, primo film Marvel ad arrivare in sala dopo Avengers: Infinity War. Vediamo in questa recensione da che parte si sta dirigendo l’MCU (ovviamente senza spoiler).
Avengers: Infinity War, nel bene e nel male, ha ridefinito il genere dei cinecomics portandolo a tutt’altro livello. Dopo il finale (di cui non parleremo per evitare spoiler a chi non lo avesse ancora visto), gli interrogativi su come potrà evolversi in futuro il Marvel Cinematic Universe (MCU) sono stati tanti. In molti aspettano l’arrivo di nuovi film della Casa delle Idee, sperando di comprendere meglio quanto accaduto. Il primo in lista è Ant-Man and the Wasp, in uscita il prossimo 14 agosto. Noi abbiamo avuto la fortuna di vederlo con un po’ di anticipo e di intervistare il cast. Ecco la nostra recensione in anteprima (senza spoiler).
Ant-Man and the Wasp Recensione
Infinity War? Mai sentita…
Per tutti coloro che pensano di trovare risposte sull’Infinity War in Ant-Man and the Wasp, sappiate che rimarrete delusi. Nel film non si fa accenno a quanto accaduto nell’ultimo Avengers (e una delle scene dei titoli di coda ce ne spiega anche il motivo). La storia si sviluppa in modo molto lineare, semplice se vogliamo, ma coinvolgente, grazie soprattutto a dei buoni tempi comici da parte del cast veramente stellare.
In Ant-Man and the Wasp seguiamo le vicende di Scott che, dopo gli eventi di Captain America: Civil War, si ritrova a dover scontare gli ultimi giorni dei due anni che ha passato agli arresti domiciliari. Proprio sul terminare, accade qualcosa di strano: gli appare in sogno la moglie dello scenziato Henry Pim (Michael Douglas), interpretata nientemeno che dalla leggendaria Michelle Pfeiffer. Quindi, dopo anni, si rimette in contatto con Henry e sua figlia Hope, i quali lo avevano allontanato per aver usato la tuta di Ant-Man senza il loro consenso durante la Civil War e per averli fatti diventare dei ricercati. Si viene a scoprire che il sogno che ha avuto Scott era molto più di questo. Quindi l’obiettivo è diventato quello di andare a recuperare la precedente Wasp, rimasta bloccata nel Regno Quantico diversi anni prima. Tuttavia, i tre eroi non sono gli unici a voler trovare la supereroina.
Ciò che convince maggiormente di questa storia è il forte coinvolgimento familiare e la grande umanità dei personaggi. Riesce ad essere un film molto innocente sotto alcuni punti di vista. Gli antagonisti non sono supercriminali o entità millenarie che vogliono a tutti i costi avere il controllo del mondo o dell’universo, bensì sono persone (alcune più “speciali” di altre) che vogliono il meglio per loro stesse o per i loro cari. Non bramano il potere assoluto, ma il benessere del singolo individuo. Il che li rende leggermente più interessanti di altri visti in passato, anche se poi, verso la fine, le loro storie si vanno un po’ a perdere.
Ant-Man and the Wasp, come il primo, è molto più leggero rispetto alle altre produzioni Marvel. Questo non significa che sia “eccessivo” e irriverente come I Guardiani Della Galassia. È molto più adatto alle famiglie. Dopotutto, l’intero film si basa sull’importanza della cerchia familiare e di come sia necessario mantenerla salda, pena la solitudine e il rimorso.
È un film che diverte, non impegna e sa essere anche molto dolce a tratti. Quello che ti aspetteresti da un blockbuster fatto come si deve.
Vecchie reminiscenze
Se la Marvel ci ha abituato sempre di più ad uno stile vivace, quasi esagerato a livello tecnico, con questo Ant-Man and the Wasp torna alle origini, quando la fotografia era luminosa e non troppo complessa.
Registicamente si comporta egregiamente, con alcune sequenze veramente ben strutturate, soprattutto quelle d’azione con un passaggio costante da micro a macro. Fotograficamente, come già accennato, c’è stata una semplificazione rispetto ai toni degli ultimi Avengers, Black Panther e I Guardiani Della Galassia, ma questo non è necessariamente un male. Ogni scena è ben bilanciata e fa tornare lo spettatore con “i piedi per terra”, gli fa ricordare che i supereroi provengono anche dal nostro pianeta. Gli effetti visivi sono egregi, ma si sa che Marvel non si smentisce mai sotto questo aspetto. Altro elemento che guarda al passato è la colonna sonora, piena di sonorità tipiche dei film d’azione e d’avventura anni ’60. Guardare Ant-Man and the Wasp è quasi come fare un salto nel passato e tornare a quei film di supereroi che non rispondevano ancora al nome di cinecomics.
Ant-Man and the Wasp
Conclusioni
Ant-Man and the Wasp non è certo un film esente da difetti e neanche uno dei migliori del Marvel Cinematic Universe. Tuttavia, si differenzia dagli altri cinecomics per la sua comicità semplice e la storia tutto sommato interessante, dove è quasi più Wasp la protagonista che non Ant-Man. Anche il diverso approccio alla regia lo rende completamente differente da quanto visto in precedenza. Riesce a catapultarti in vicende straordinarie che hanno luogo in un mondo ordinario (o quasi). Se volete andare al cinema in questa torrida estate per "scroccare" l'aria condizionata, Ant-Man and the Wasp è uno dei pochi blockbuster in uscita in questo periodo che potrebbe soddisfare la vostra voglia di azione e avventura.
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