Justice League è arrivato finalmente nelle sale. Scopriamo se la “rimpatriata” degli eroi DC è riuscita dove i suoi predecessori hanno fallito.
Il DC Extended Universe di Warner Bros. ha sempre avuto diversi problemi strutturali. Ogni film uscito da “L’uomo d’acciaio” in poi non ha mai lasciato il segno, anzi, si è dimostrato quasi sempre un completo disastro. Visto che gli universi espansi vanno di moda ultimamente, anche la DC ha deciso di creare il suo “film minestrone” con al suo interno tutti i protagonisti dei precedenti film (Suicide Squad escluso). Ed è così che troviamo Batman, Wonder Woman e le new entry Aquaman, Flash e (il meno conosciuto) Cyborg che si danno man forte per combattere il male. Saranno riusciti a redimersi dalle aspre critiche in passato affibbiategli all’unanimità da critica e pubblico?
Un passo avanti, dieci indietro
La storia di Justice League non è certamente da Oscar, ma perlomeno gli sceneggiatori si sono impegnati un po’ di più rispetto al passato. Dopo la morte di Superman, il mondo è caduto in rovina. I criminali si sentono, ovviamente, meno minacciati ora che l’uomo d’acciaio si è ritirato dalle scene. Tuttavia, un male più grande sta incombendo sull’umanità. Questo male è rappresentato da Steppenwolf, un’essere (non so in che altro modo definirlo, mi perdonino i fan della DC) che vuole dominare la Terra e, grazie alle “scatole madre”, trasformarla nel suo mondo primordiale di caos. Per questo Bruce Wayne (Ben Affleck), alias Batman, decide di mettere insieme una squadra di supereroi per contrastare le forze devastanti di Steppenwolf. La trama in soldoni è questa. Non ci sono colpi di scena, ne suspance. Si svolge in modo molto lineare, quasi telefonato. I personaggi che non avevamo già visto in altri film sono appena abbozzati, forse per lasciare spazio alle trame delle pellicole che li vedranno protagonisti in futuro. Steppenwolf, il villain di questa pellicola, è scialbo e anonimo. Dire che è caratterizzato in modo superficiale è un eufemismo. Gli attori si comportano tutti molto bene, soprattutto Ezra Miller (Flash), nulla da dire su questo fronte. Ciò che manca, però, è quella parte umana che avevamo iniziato ad apprezzare nei precedenti film. Sembra tutto meccanico, non ci sono relazioni tra i personaggi che diano una minima parvenza di umanità. Inizia con i migliori dei propositi, ma poi si perde. Sembra tutto appena accennato. Non c’è un vero e proprio sviluppo. Eppure dai trailer sembrava che questa componente di unità tra i vari personaggi fosse il cuore pulsante del film. Così non è stato, peccato. Hanno perso un’opportunità molto importante. Se lo volete vedere Justice League solo per la trama, avete sbagliato film.
Con il tempo si migliora
Se dal lato della sceneggiatura non ci siamo, dal lato tecnico si iniziano a vedere miglioramenti. La regia di Zack Snyder è molto evidente, affascinante come quella che contraddistingueva “L’uomo d’acciaio”. Sfortunatamente, Snyder non ha completato il film a causa del suicidio della figlia. Per questo voglio spendere due parole per dire che siamo tutti molto addolorati per la sua perdita e che speriamo torni presto al suo magnifico lavoro. A colmare la sua assenza durante la post-produzione è stato Joss Whedon, che ha anche diretto molte scene d’azione, soprattutto durante la battaglia finale. La regia di Snyder è altamente evidente durante la prima metà del film, mentre la seconda è molto meno accattivante. Nell’insieme, però, Justice League è registicamente migliorato rispetto a Batman V Superman. Le scene sono belle ampie, con un forte uso del grandangolo. I combattimenti sono ariosi, ma ogni tanto si perde il filo. Questo reca un irrimediabile senso di confusione durante la visione. Fotograficamente, invece, è splendido. Il fatto che sia quasi sempre notte rende molto più facile giocare con le luci a neon che illuminano Gotham e Metropolis. Sono presenti inquadrature pulite e simmetriche. Gli effetti speciali, d’altro canto, sono la parte più strana del film. Alcuni sono creati molto bene, altri sembrano di dieci anni fa o più. Sul campo del sonoro, invece, si comporta molto bene. Colonna sonora che dà molta profondità alle scene. I temi originali di Batman e Superman, poi, danno una spinta in più al tutto. Tecnicamente, quindi, il film regala molte più soddisfazioni di quanto non lo faccia dal punto di vista diegetico.
Justice League
Conclusioni
Justice League non è un film privo di errori, anzi, ne è pregno. Tuttavia si riesce ad intravedere una strada più rosea per il futuro del DC Extended Universe. I creatori hanno annunciato che da questo Justice League in poi verranno abbandonati i toni troppo cupi dei precedenti film per una più sana felicità, una voglia di guardare alla speranza più che all'oscurità. Se da un lato è un atto molto nobile, dall'altro così tolgono tutta quella parte umana che salvava dal baratro gli altri film. Speriamo che riescano a trovare il giusto equilibrio e che i prossimi film siano finalmente la redenzione di un universo espanso che fino ad ora non è riuscito a brillare. Questo, sicuramente, è un ottimo modo per iniziare.