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NUVOLE: LA STORIA DI ZACH SOBIECH

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Nuvole, la storia di Zach Sobiech, è su Disney+ e assicuriamo un tripudio di emozioni.

La vera storia di Zach Sobiech è raccontata in “Nuvole”, film disponibile sulla piattaforma Disney+.

Zach Sobiech, morto a causa di un sarcoma osseo a soli 18 anni nel 2013, ha emozionato il mondo intero con la sua canzone “Clouds”. Zach registrò e caricò su Youtube la canzone non appena seppe che gli rimaneva un solo anno da vivere: Clouds racconta la sua battaglia contro il cancro. Con oltre tre milioni di visualizzazioni, il video diventò subiro virale e la canzone si classificò nella Billboard Hot 100 e diventò IT in Gran Bretagna, Canada e Francia.

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Zach Sobiech in studio di registrazione

Il film “Nuvole” è tratto da “Fly a little higher: how god a mom’s small prayer in a big way”, libro di memorie scritto da Laura, la mamma di Zach Sobiech.

Nuvole: la trama

 Interpretato dall’esordiente Fin Argus, Zach è un ragazzo di quasi 18 anni affetto da un raro sarcoma osseo ma con tanta voglia di vivere nonostante gli anni di chemio e insegue il suo sogno di diventare un cantante famoso. Condivide il sogno della musica con la sua migliore amica Sammy e inizia una relazione con Amy.

La malattia è allo stato terminale e gli resta meno di un anno di vita, dai 6 ai 10 mesi. Zach decide di smettere con la chemioterapia e affrontare “il mostro” a testa alta.

Tra alti e bassi, per Zach e chi gli sta accando, dai premurosi genitori a Sammy e Amy inizia un toccante viaggio alla scoperta di sé e di ciò che è veramente importante. Zach, sarà chiamato a mettersi in discussione, chiedendosi che cosa significhi davvero vivere pienamente e senza rimpianti il tempo limitato che ci è concesso.

Con l’aiuto di un insegnante di lettere molto speciale, Zach compone “Clouds”, un brano di addio a chi lo circonda. Una volta inciso e pubblicato Clouds, Zach ottiene una popolarità molto grande e un’intensa attenzione mediatica e lui e Sammy vengono invitati al Metropolitan. Le condizioni di Zach peggiorano e Sammy decide di trasformare l’esibizione in una grande festa.

Zach si sente male durante la performance e non riesce a concluderla. Il pubblico lo fa al posto suo, generando un momento di grande emozione anche nello spettatore.

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Scena del film “Nuvole”

Zach muore alcuni giorni dopo.

Il film si conclude con le immagini del vero Zach e della sua vita, la sua famiglia e i suoi amici. L’incontro con il cast e le informazioni sul fondo intitolato a Zach, istituto dalla famiglia Sobiech: “The Zach Sobiech Osteosarcoma Fund presso il Children’s Cancer Research Fund“.

Justin Baldoni, “A un metro da te” e “My last days”

Alla regia di “Nuvole” c’è Justin Baldoni, già regista dell’acclamatissimo “A un metro da te”.

Dal 2012, Justin Baldoni è autore di “My last days” (I miei ultimi giorni), show televisivo che racconta le toccanti storie di giovani giunti alla fase terminale delle loro malattie. Lo show, destinato inizialmente al web è stato venduto poi all’emittente televisiva CW.

L’episodio su Zach Sobiech è stato realizzato nel 2013 ed ebbe un successo enorme. Con oltre 14 milioni di visualizzazioni su YouTube, nonostante una durata più lunga rispetto agli standard della piattaforma su cui venne trasmesso.

Baldoni è approdato al cinema, prima con “A un metro da te”, ispirato a una storia realmente accaduta, ed ora con “Nuvole”.

Prodotti entrambi da Wayfarer Studios, studio di produzione fondato dallo stesso Justin Baldoni con lo scopo di presentare al grande pubblico, televisivo e cinematografico, storie di grandi emozioni. Vicende dolorose e profondamente umane, che ti fanno comprendere nella loro narrazione ciò che conta realmente. In modo da trasmettere allo spettatore uno strumento per affrontare le sfide che la vita ci presenta tutti i giorni.

In attesa di Soul, in uscita a Natale sulla piattaforma, e di conoscere Raya, la nuova principessa guerriera Disney, premete play ed emozionatevi con questo film.

Laureata in Comunicazione, l’iPhone è il mio diario 2.0. Parole, parole, parole, io digito tutto: frasi trovate per caso, progetti, promemoria, sogni, lista della spesa, riflessioni, citazioni da tenere sempre con me e infiniti flussi di coscienza. Il mio pane quotidiano sono le storie, brevi o lunghe che siano, fatte di parole e di immagini. "Disneyana" convita, credo nel "se puoi sognarlo, puoi farlo".

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