Enrico Vanzina in un intervista al Corriere della Sera ha risposto alle numerose critiche scatenate dalla locandina del suo nuovo film. Stiamo parlando de Lockdown all’italiana che si prefigge lo scopo d’ironizzare sulla tragedia vissuta in Italia e non solo per colpa dell’emergenza Coronavirus.
Le parole di Enrico Vanzina
In una lunga intervista al Corriere della sera Enrico Vanzina parla delle molte critiche che sono state mosse contro il suo nuovo film Lockdown all’italiana. Queste le sue parole al noto giornale italiano:
“Alle critiche ha risposto già Massimo Gramellini, spiegando che si tratta di una commedia sulla convivenza forzata, non ci saranno mica infermiere scosciate inseguite da erotomani asintomatici.i sta dando la gran cassa a pochi signori codardi dietro profili falsi, mentre il tema vero è il diritto alla commedia, che è sacrosanto.Il mio limite è il buon gusto. Questo è un film spiritoso su tante situazioni paradossali del lockdown ma anche malinconico perché mette a fuoco i problemi che tutti noi abbiamo affrontato. Non è un cinepanettone, parola orribile che non mi appartiene”
Il regista di Lockdown all’Italiana aggiunge che:
“Se fosse vietato ridere sulle tragedie, non avremmo avuto Il grande dittatore di Charlie Chaplin o La grande guerra di Mario Monicelli.Mentre tanti chiacchieravano, ho lavorato e portato un film nei cinema che sono sul lastrico. Ho voluto offrire un messaggio positivo di ripartenza. Scrivere e organizzare un film chiuso in casa non è stato facile, girarlo a luglio con le nuove direttive Covid non è stato facilissimo.”
La trama de Lockdown all’italiana
Vi lasciamo qua sotto la trama del film Lockdown all’italiana:
Due coppie in crisi che sono procinto di lasciarsi ma che a causa del Lockdown, imposto per arrestare la diffusione del coronavirus, saranno invece costrette ad una convivenza forzata. I protagonisti, tra smarkworking, faccende domestiche e attività sportive, si troveranno a vivere sotto le stesso tetto.
Fonte immagine: Corriere