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Cinema

Maradona contro Sorrentino e Netflix per “È stata la mano di Dio”

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Al calciatore argentino non è piaciuta l’idea di Paolo Sorrentino: per mezzo del suo avvocato, Diego Armando Maradona si è espresso negativamente sull’utilizzo indebito della sua immagine nel film “È stata la mano di Dio”, le cui riprese dovrebbero iniziare a breve. 

“È stata la mano di Dio”, Maradona vieta a Sorrentino e Netflix l’uso della sua immagine nel film

Doveva essere un film personale ed importante per Paolo Sorrentino: invece è arrivata la doccia fredda proprio da parte del suo idolo di sempre. L’avvocato Matias Morla, difensore di fiducia di Diego Armando Maradona, ha rilasciato in nome del suo assistito una dichiarazione contro Netflix ed il regista partenopeo, dicendo che il Pibe de Oro non ha mai autorizzato l’utilizzo della sua immagine per il film, le cui riprese dovrebbero iniziare a breve. E non solo: l’avvocato ha anche minacciato azioni legali, in collaborazione con altri colleghi italiani, per uso indebito di un marchio registrato.

Eppure il film di Sorrentino doveva essere autobiografico

Paolo Sorrentino lo aveva già chiarito quando è uscita la notizia della sua collaborazione con Netflix per il film. “È stata la mano di Dio” significa per lui creare una pellicola intima e personale, un romanzo di formazione nelle braccia della sua città, Napoli. Niente a che vedere con l’idea che si è fatto Maradona, le cui parole risulterebbero quindi ingiustificate. Forse l’ennesimo, eccentrico modo per far parlare di sé. Come se non bastasse la fama – brillante ed a tratti sciagurata – che lo precede, in Italia come in tutto il mondo.

È stata la mano di Dio

Spiace soprattutto per il regista premio Oscar per La grande bellezza, che proprio durante quella premiazione, nel 2015, aveva ringraziato Maradona indicandolo – insieme a Fellini, Scorsese ed i Talking Heads – come sua fonte di ispirazione. Se ne farà una ragione: noi non vediamo l’ora che esca il film.

 

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