Vivere è l’ultima pellicola della regista romana Francesca Archibugi, nelle sale italiane dal 26 settembre.
La trama di Vivere
Il film si propone di narrare le vicende di un nucleo familiare, quello composto da Susi (Micaela Ramazzotti), Luca (Adriano Giannini) e Lucilla (Elisa Miccoli).
Nel trafelato percorso di vita dei tre protagonisti finiranno però per inciampare altri personaggi dalle esistenze apparentemente complesse e spezzate, le cui vite si dispiegheranno a favore di regia per dare voce a un affresco il più vario possibile della natura umana.
C’è la ragazza alla pari irlandese un po’ bigotta, il vicino invadente e spione, il primario abbandonato dai figli esterofili (Massimo Ghini) e poi il ragazzino bello e viziato che abita nei quartieri della Roma bene e il nonno del giovane (Enrico Montesano) , notissimo avvocato, con una passione celata per i transessuali.
Opinioni sul film
È un circo, quello descritto dalla Archibugi, in cui di reale c’è poco e di surreale molto; perché nella ricerca ostinata di uno sguardo realista si è finiti per creare un universo di luoghi comuni e piattezza, di esseri umani stanchi e stancanti, bidimensionali.
Le interpretazioni degli attori aiutano un lavoro di scrittura povero che mira alla semplificazione.
Vivere, quindi, si rivela un film modesto, non particolarmente arricchente, godibile in quanto commedia.
Il ritratto della realtà, del quotidiano faticoso e delle miserie personali di ognuno di noi è lontanissimo da questa pellicola.