Domani, 6 gennaio 2018, l’eclettico Adriano Celentano compirà 80 anni. Una carriera coronata da grandi successi artistici e battaglie sociali ed ecologiche.
Classe 1938, si potrebbe dire “uomo d’altri tempi”, invece no. Adriano Celentano rimarrà l’eterno ragazzo della Via Gluck. Attore, regista, cantante, autore, rivoluzionario, ecologista. La sua carriera artistica è stata sempre in salita, mai un calo di popolarità, mai una défaillance sul palco, sempre impeccabilmente anticonformista e audace nel trattare temi “caldi” alla politica. Un genio (non sempre) compreso negli anni ’60 e incredibilmente attuale ai giorni nostri.
La prima apparizione rivoluzionaria la fece nel 1961 al Festival di Sanremo: di spalle alla platea, Celentano presentò “24mila baci”. Nove anni dopo, nel 1970, vincerà la kermesse musicale con “Chi non lavora non fa l’amore”, insieme alla moglie Claudia Mori.
L’attività musicale per Celentano o il Molleggiato, così chiamato per le sue performance da ballerino, è sempre stata intrisa di grande successo. 200 milioni di copie vendute in tutto il mondo, con brani ancora attuali e immortali. “Pregherò”, “L’emozione non ha voce”, “Una carezza in pugno”, “Azzurro”, sono alcuni dei tanti capolavori. E’ stato un anticipatore dei tempi: precursore del rap, con la canzone “Prisencolinesinainciusol”, e delle case discografiche indipendenti, fondando il Clan. Come dimenticare i duetti strepitosi con Mina? La collaborazione con l’amica lo porta a registrare 3 album. Il primo “MinaCelentano” nel 1998, trainato dal singolo “Acqua e Sale”. Il secondo, “Le Migliori”, sei volte disco di platino, nel 2016 che lancia “Amami amami” e quest’anno rilanciano il medesimo album con un nuovo singolo “Eva”.
Ma nella sua carriera non c’è solo la musica, ma anche tanto cinema. Un piccolo cameo ne “La dolce vita” di Fellini, Celentano è stato protagonista di circa una quarantina di film tra gli anni ’70 e ’80. “Il bisbetico domato”, Innamorato pazzo”, “Grand Hotel”, “Bingo Bongo” sono pellicole campioni d’incassi al botteghino. Nelle proiezioni, Celentano è sempre se stesso, spesso racconta di non recitare ma d’improvvisare le scene. Conquista due David di Donatello come miglior attore protagonista nel 1976 per “Bluff-Storia di truffe e imbrogli” e nel 1980 per “Mani di Velluto”. Nel 1976 riceve anche un Nastro d’argento per la miglior colonna sonora nel film “Yuppi Du”, in cui è regista.
Per Adriano Celentano le polemiche arrivano quando si leva i panni di artista e si veste da “predicatore”. Nei tanti programmi da lui condotti non mancano le “frecciatine” alla politica, alla società e alla Chiesa. E’ storico il suo appello a “Fantastico”, durante il “silenzio elettorale”, contro il Referendum sulla caccia del 1987. Con nonchalance invitava gli italiani a scrivere sulla scheda elettorale “la caccia è contro l’amore”. Ma anche durante il programma record di ascolti, “RockPolitik” del 2005, il Molleggiato provoca la classe politica con un “gioco”. Definiva “lente” tutte quelle persone “cattive”, “non brave”, invece “rock”, tutti quelli “bravi”, di talento. Tra le persone “lente” definì, l’allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Insomma, 80 anni pieni di successi artistici e battaglie rivoluzionarie. Ma anche anni pieni d’amore. Sposato con Claudia Mori nel 1964, Celentano ha una famiglia invidiabile. E’ stato sempre riservato e schivo da ogni evento mondano. Marito presente e padre premuroso con i suoi 3 figli (Rosalinda, Rosita e Giacomo). Un compleanno che probabilmente passerà in famiglia, lontano dai riflettori. Nel frattempo, Canale 5 ha deciso di celebrare l’ottantesimo compleanno dell’uomo più rock della tv con il concerto evento all’Arena di Verona, “Rock Economy”. Nell’attesa di rivederlo al più presto, gli auguriamo Buon Compleanno!
Certificazioni FIMI: premiati MinaCelentano, Giorgia, Mengoni e tanti altri