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Stash, il leader dei The Kolors aggredito per difendere una ragazza: “le donne non si toccano”

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Sulla sua pagina Facebook Stash, leader dei The Kolors, posta una foto con il volto tumefatto. Il cantante è stato coinvolto in una rissa per difendere una ragazza dalla violenza. 

Stash Antonio Fiordispino, conosciuto solo come Stash, leader della band italiana The Kolors, è stato aggredito per aver difeso una ragazza. Il cantante napoletano ha postato una sua foto su facebook con il volto tumefatto denunciando l’accaduto e invitando tutte le persone a non rimanere fermi davanti un gesto violento e agire perché “le donne non si toccano”.

Stash

Stash: il lungo post

La foto con il volto tumefatto è stata accompagnata da Stash con il racconto dell’accaduto:

“Ho pensato a lungo prima di scrivere questo post, un po’ perché non avevo idea di come mettere per iscritto le emozioni e la rabbia, e un po’ perché c’è sempre una piccola voce dentro di me che consiglia di non parlare, di lasciar perdere.
Questa volta quella voce ho deciso di metterla a tacere, perché voglio raccontarvi una storia”.

Poi continua ed entra nel dettaglio:

“Ero a con gli amici a fare un giro, avete presente le sere estive in cui si ride, si scherza e si pensa solo all’allegria di quei momenti? Tutto questo è stato interrotto dalle urla di un ragazzo e una ragazza, stavano litigando. All’inizio niente di strano, quante volte assistiamo a scene del genere? Ma quello che sembrava un normalissimo litigio di punto in bianco è degenerato quando lui, avrà avuto una trentina d’anni, ha deciso di mollarle uno schiaffo così forte che le ha quasi girato la testa. ‘Io faccio quel ca**o che voglio’, è stata la frase d’accompagnamento. Non so se sia stata quella sberla o il senso di sicurezza nella voce a darmi più la nausea. Quello era un uomo davvero convinto di poter fare quello che voleva, anche picchiare una ragazza che sarà pesata la metà di lui. È successo tutto incredibilmente in fretta nella mia testa, e sono intervenuto ancora prima di rendermi conto che quell’ometto non fosse solo. Come in ogni scazzottata le ho date e le ho prese, e non ho nemmeno idea di dove siano finiti lui o i suoi amici”.

Stash: il messaggio

Alla fine del racconto, Stash lancia il suo messaggio:

“Sono qui per dire a tutti che zitti e fermi non bisogna mai rimanerci. Quando vedete un’ingiustizia, quando vedete che qualcuno ha bisogno della vostra gentilezza e qualcun altro merita la vostra violenza, agite. Aiutate, aiutatevi. Nessuno dovrebbe permettersi di alzare le mani su una donna e pensare di averne il diritto, che non gli succederà niente. Quindi, caro st***o, tu sai chi sei. E ora con un po’ di fortuna saprai anche chi sono io. Le donne non si toccano, magari ora l’hai capito con l’unico linguaggio che i pezzi di merda sanno parlare”.

 

Nata il 15 marzo 1993. Sono laureata in Scienze Politiche e amo scrivere e incatenare parole tra loro. Sono convinta che la cultura e le passioni salveranno il mondo. La politica, la musica e il cinema sono i miei bagagli nel viaggio della vita. Sono certa che il giornalismo sia l'arte più nobile, se fatto con amore, generosità e responsabilità.

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