Le relazioni sentimentali necessitano di attenzioni, cure e tanta pazienza per funzionare al meglio, ma spesso ce ne dimentichiamo ed è per questo che nei rapporti di coppia comincia ad instaurarsi un clima di ostilità all’interno della coppia che andrà a sfociare in separazioni dolorose. Per correggere il tiro basta avere una buona capacità di analisi del proprio comportamento e dei propri sentimenti, oltre ovviamente a un’apertura al dialogo e a un atteggiamento collaborativo da parte del partner. In altri casi però, l’intervento di uno specialista all’interno di una vera e propria terapia di coppia risulta necessario per la risoluzione dei conflitti e per risistemare le cose tra le parti in causa.
Cos’è la terapia di coppia?
Si tratta di una terapia condotta da psicologi abilitati con una preparazione specifica che permette di analizzare e affrontare problematiche e situazioni che ineriscono la vita di coppia e matrimoniale, con l’obiettivo di risolvere gli attriti e i conflitti. Questo tipo di percorso, che può essere svolto comodamente da casa attraverso i servizi di psicoterapia online presenti su siti specializzati come quello di Serenis, punta in primis a mettere a fuoco le problematiche che affliggono la vita della coppia, privilegiando l’interazione tra i soggetti. Una volta chiarito il quadro si procederà con la definizione delle tappe che puntano a una mediazione che sia in grado di far sopravvivere la coppia e a ristabilire quella fiducia e quegli equilibri che, per un motivo o per l’altro, sono venuti a mancare. La terapia di coppia è adatta e garantisce benefici per qualsiasi tipo di relazione sentimentale, può operare in casi in cui i problemi si trascinano nel tempo, ma può essere usata in maniera preventiva per creare degli equilibri che permettano di rendere ancora più saldo il legame.
Cosa aspettarsi dal percorso terapeutico
Solitamente questo tipo di percorso svolto davanti a uno specialista comincia con domande specifiche che puntano a chiarire aspetti salienti della relazione sentimentale degli assistiti, concentrandosi sugli esordi, sui valori morali ed etici dei soggetti e sul loro background culturale. Questo permette di avere delle basi per poter affrontare la seconda fase della terapia, che è quella che inerisce la ricognizione di quelli che sono i problemi che stanno mettendo a rischio la relazione. Comprendere le dinamiche che intercorrono all’interno della coppia aiuta a comprendere i meccanismi e le abitudini che risultano deleterie per la stessa, ed è proprio su questi aspetti, spesso radicati e difficili da cambiare, che lo psicologo dovrà concentrarsi maggiormente.
La riluttanza a rivolgersi a uno specialista
Capita spesso che le coppie decidano di rivolgersi a uno psicologo quando ormai il quadro è compromesso, con possibilità di risoluzione dei dissidi davvero molto basse. Questo perché gli schemi che affliggono la coppia sono ormai troppo radicati per poter essere modificati, e gli equilibri e i legami emotivi si sono talmente indeboliti da lasciare spazio esclusivamente a sentimenti di rivalsa e di rabbia in relazione a tutta la serie di eventi passati. In un recente studio è emerso che le coppie cominciano ad essere infelici in media sei anni prima di rivolgersi a uno specialista, ed è facile comprendere quanto in questo lasso di tempo la situazione possa esacerbarsi e diventare difficile da affrontare. Questo tipo di ritardi partono da una concezione sbagliata che si ha sulla terapia di coppia, spesso ritenuta un ultimo disperato passo da compiere prima della definitiva rottura. Alcune persone hanno un’idea ancora più distorta di questo tipo di percorso, ritenendolo un modo per cambiare le abitudini e l’atteggiamento del partner, ritenuti la parte più importante del problema. La realtà è che la terapia di coppia può rendere la vita sentimentale migliore a prescindere dalla tipologia dei problemi che affliggono una determinata relazione.