Si chiama “Not my responsibility” ed è un cortometraggio che sensibilizza sul tema del body shaming. Protagonista Billie Eilish, cantautrice diciottenne che nell’ultimo anno ha spopolato a livello internazionale.
Not my responsibility, il corto di Billie Eilish
È un corto di meno di quattro minuti, ma dentro c’è tutto. Protagonista ed ideatrice è Billie Eilish, diciottenne dei record. Nata a Los Angeles, autrice della colonna sonora di Not time to die, ultimo film della saga di James Bond in uscita nel 2020, performance speciale agli Oscar 2020, Billie Eilish non ha nessuna intenzione di fermarsi. Da anni sensibile al tema del body shaming, di cui si è lamentata anche in passato (soprattutto a causa dei commenti negativi ricevuti sui social), la cantante ha rilasciato Not my responsibility, un cortometraggio potente e delicato. C’è lei, c’è il suo corpo, un gioco di luci e un mare nero in cui immergersi. E ci sono le parole, che consegnano a chi guarda e magari è stato colpito da body shaming – perché tutti lo siamo, prima o poi – la forza di scrollarsi di dosso il peso delle offese.
Il monologo originale di Not my responsibility
«Do you know me? Really know me? You have opinions about my opinions, about my music, about my clothes, about my body. Some people hate what I wear, some people praise it, some people use it to shame others, some people use it to shame me. But I feel you watching, always, and nothing I do goes unseen. So while I feel your stares, your disapproval or your sigh of relief, if I lived by them I’d never be able to move. Would you like me to be smaller? Weaker? Softer? Taller? Would you like me to be quiet? Do my shoulders provoke you? Does my chest? Am I my stomach? My hips? The body I was born with is it not what you wanted? If I wear what is comfortable I am not a woman, if I shed the layers I’m a slut. Though you’ve never seen my body, you still judge it and judge me for it. Why? We make assumptions about people based on their size, we decide who they are, we decide what they’re worth. If I wear more, if I wear less, who decides what that makes me? What that means? Is my value based only on your perception? Or is your opinion of me not my responsibility.»
Un inno a non giudicare le persone per il loro corpo
La talentuosa Billie Eilish, due album pubblicati, una carriera musicale decollata velocemente, 34 riconoscimenti conquistati nel 2019, cinque Grammy Awards vinti nel 2020 (famosa la sua foto con in braccio le statuette), con Not my responsibility ha lanciato un messaggio forte. «Anche se non hai mai visto il mio corpo, lo giudichi e mi giudichi. Perché? Facciamo ipotesi sulle persone in base alle loro taglie, decidiamo chi sono e quanto valgono. Se mi copro di più, se mi svesto, chi decide chi sono io? Il mio valore si basa solo sulla tua percezione? Io non sono responsabile della tua opinione su di me». Brava.