I Subsonica hanno festeggiato il ventennale del loro album più acclamato, in una Roma calda e accogliente. Noi ci siamo stati e ve lo raccontiamo.
Ieri, 17 luglio, i Subsonica sono tornati ad esibirsi nella capitale per il consueto appuntamento estivo del Rock in Roma. L’occasione è una combo di felicità: il tour promozionale di “8” e il ventesimo compleanno di “Microchip Emozionale”. Il pubblico pronto ad attenderli (circa 6.000 persone) ha pazientato per ore fino all’inizio del concerto, ore 22:00 e ha accolto in maniera calorosa una band sì torinese ma romana nel cuore. Lo show si apre sulle note incalzanti di “Bottiglie rotte” e questo basta per riscaldare l’atmosfera in men che non si dica. Segue l’ormai classica “Disco labirinto” e la cover di Battiato, “Up patriots to arms” con tanto di dedica al maestro siciliano.
È un susseguirsi di emozioni che solo le canzoni dei Subsonica riscosso a trasmettere, si passa dai singoli dell’ultimo lavoro discografico (“Jolly Roger”, “Fenice” e “Punto critico”) alle vecchie hit che hanno fatto la storia subsonica. Una storia che va avanti dal 1996 e che ha accompagnato nella crescita i ragazzi degli anni ’90 fino ai giovanissimi millenials. Sono tutti uniti sotto quel palco per celebrare una delle più grandi band che l’Italia abbia mai avuto. Lo dimostrano i sorrisi e l’energia che pervadono l’Ippodromo delle Capannelle e che esplodono al grido dell’inno subsonico di “Liberi tutti”, eseguita con la guest star Daniele Silvestri che spunta sul palco in tutta la sua bellezza.
Questa prima parte del concerto si chiude con “Diluvio”, “Lazzaro” e la favolosa quanto intima “L’incredibile performance di un uomo morto”. Pochi minuti di pausa, un cambio d’abito, un po’ di tregua per chi nel parterre sta dando tutto se stesso e si è pronti a ripartire con il secondo round, tutto dedicato al capolavoro del 1999 “Microchip emozionale”.
#MicrochipEmoVentennale
Samuel ne approfitta per fare gli auguri a un disco che sì è tra i più acclamati degli anni ’90 e tra le pietre miliari della musica italiana ma è allo stesso tempo un fardello che i Subsonica si portano addosso. “Benzina Ogoshi” con la sua “Non siete riusciti a bissare Microchip emozionale” ne è un chiaro esempio. La data romana è solo una delle quattro feste dedicate al compleanno del mitico album. I festeggiamenti sono iniziati a Torino, nella palazzina di caccia Stupinigi e continueranno a Melpignano e Taormina.
Si comincia con “Sonde” per poi passare all’arrivo sul palco del mitico dj Claudio Coccoluto che con la sua consolle ci trasporta in un mondo fatto di elettronica e BPM impazziti. Quel mondo a cui tanto aspiravano i Subsonica e dal quale hanno preso ispirazione per dare alla luce dei pezzi avanguardistici e preziosi. Tutta questa potenza esplode al grido di “Il mio dj”.
È ora il turno delle grandi hit che compongono “Microchip emozionale”, ecco che “Aurora sogna”, “Colpo di pistola”, “Depre”, “Lasciati” e “Il cielo su Torino” fanno impazzire il pubblico in una strabiliante festa.
#Subsonica8Tour
I Subsonica sono i soliti animali da palcoscenico. Samuel, Boosta e Max sono dei veri protagonisti ma la rivelazione è Vicio, sempre in prima fila e sempre sorridente. Ninja è un tutt’uno con la sua inseparabile batteria; una creatura mitologica con due braccia, casse e rullanti. Un vero spettacolo!
Con “Tutti i miei sbagli” e “Strade” si chiude un concerto strepitoso che ha portato a Roma una scaletta quasi perfetta. Scevro dai tecnicismi spettacolari che hanno caratterizzato il tour invernale, lo spettacolo di ieri sera è stato essenziale ma allo stesso tempo emozionante. I 5 terresti non si smentiscono mai e ancora una volta ci mandano a casa con la consapevolezza di aver assistito a uno spettacolo irripetibile. E sembrano ricordarci che ad essere fan dei Subsonica ci si guadagna sempre.