Il rapper Fedez ha espresso la sua approvazione per il risultato ottenuto da Soundreef. Scardinato il monopolio italiano di Siae in materia di diritto d’autore
Non accenna a diminuire il clima di conflitto palpabile che è emerso, nel corso dei mesi, tra il rapper Fedez e quello che secondo lui sarebbe un vero e proprio monopolio in tema di diritti d’autore: quello della Siae, la Società Italiana degli Autori e degli Editori. Soundreef, la piccola start-up inglese che fa concorrenza a Siae e che detiene i diritti di 11mila autori italiani tra cui appunto Fedez, ha finalmente ottenuto di poter riscuotere in Italia gli introiti del copyright dei propri artisti, e lo farà attraverso l’associazione no profit Lea (Liberi editori autori). Questa è una grande vittoria ottenuta contro un gigante, tanto che lo stesso Fedez ha metaforicamente parlato di una lotta tra Davide e Golia.
Fedez è intervenuto alla conferenza stampa indetta oggi a Roma per annunciare la novità e la collaborazione tra Soundreef e Lea, che avverrà in maniera assolutamente legale e nel pieno rispetto dell’art. 19 del decreto fiscale (148/2017) collegato alla Legge di Stabilità 2018. Quella conquistata da Soundreef è, chiaramente, soltanto una fetta molto marginale del mercato, e più in là nel tempo si dovrà vedere se le strutture di Lea saranno capaci di sostenere la gestione delle attività su tutto il territorio. Per il momento, però, il risultato raggiunto per Fedez è positivo.
Ecco quanto ha dichiarato Fedez in conferenza stampa: “Ho creduto fin dall’inizio nel progetto dei ragazzi di Soundreef. Ero consapevole delle difficoltà cui saremmo andati incontro ma sapevo che si doveva rompere un monopolio e un sistema che agevolava pochi soggetti e i soliti. Oggi sono contento di poter rivendicare di essere stato in prima linea con Soundreef in questa battaglia tra Davide e Golia che alla fine ci ha visti tagliare il traguardo nonostante gli ostacoli che hanno cercato di metterci davanti”. Anche il Tribunale di Milano aveva dato ragione a Fedez lo scorso luglio nella sua battaglia sul copyright, ritenendo illegittima la riscossione dei suoi diritti da parte di Siae.
Fedez non è nuovo a dichiarazioni simili “contro” la Siae, anche in materia di questioni non direttamente attinenti all’ambiente musicale. Lo scorso giugno- nel corso della conferenza “Compose the future” organizzata alla Luiss Enlabs di Roma, si era scagliato contro il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini e la moglie Michela di Biase. La donna, secondo Fedez, era colpevole di gestire i beni immobili di Siae e di essere causa, per questo, di un conflitto d’interessi che andava a coinvolgere il Ministro stesso. Il botta e risposta che ne era seguito tra Fedez e Franceschini ha visto l’uso di parole pesanti, quali “collusione” e “calunnia”.