La figlia di Kurt Cobain racconta il suo passato autodistruttivo

Per la prima volta su Instagram la figlia di Kurt Cobain, la leggendaria star del rock, racconta di sé e delle sue dipendenze dicendo di esserne ormai fuori. 

Nata nell’arte e cresciuta nella tragedia, la figlia di Kurt Cobain – cantante dei nirvana morto suicida nel 94- e della cantante Courtney Love. Ma il passato grigio di Frances Bean Cobain ha anche il sapore della dipendenza da droghe. Si potrebbe pensare che c’era da aspettarselo: la madre alle continue prese con alcol e droghe e l’eredità del padre a tutto tondo, sia come idolo del rock, sia per le sue storie di droga e depressione. Frances non aveva mai raccontato così apertamente di aver avuto gli stessi problemi dei genitori, fino a pochi giorni fa su Instagram quando ha condiviso una foto durante i festeggiamenti del suo compleanno. Nel post la figlia di Kurt Cobain spiega di essere sobria da due anni e scrive:

Questo momento è una rappresentazione di chi sono il 13 febbraio 2018. Mi sembra significativo perché è il mio secondo compleanno da sobria. Ho deciso di condividere i miei sentimenti su qualcosa di così intimo in un forum pubblico, penso che sia importante mettere da parte la mia paura di essere giudicata o fraintesa. Voglio riconoscere che il mio viaggio potrebbe essere educativo e utile ad altre persone che stanno vivendo qualcosa di simile. Autodistruzione, consumo di sostanze tossiche e liberazione dal dolore sono molto più facili da seguire. Innegabilmente, per me e per coloro che mi circondano la scelta di essere lucida è la decisione migliore che abbia mai preso. Il modo in cui trattiamo i nostri corpi è direttamente correlato al modo in cui trattiamo le nostre anime. È tutto interconnesso. Quindi oggi celebrerò la mia salute e l’abbondanza di felicità, gratitudine, consapevolezza, compassione, forza, paura, perdita, saggezza e la miriade di altre emozioni disordinate e schiette che sento costantemente. Spiegano chi sono e chi voglio essere e mi costringono a riconoscere i miei limiti. Reclamo i miei errori come miei perché credo che abbiano contribuito a darmi una maggiore educazione. Sono in continua evoluzione. Il momento in cui l’evoluzione cessa è il momento in cui faccio un danno a me stessa e a coloro che amo.