Hip-Hop e NBA – Un legame imprescindibile
Negli Stati Uniti dei primi anni 90, la crescita esponenziale della popolarità di hip-hop e NBA è andata di pari passo. Quando Jordan è diventato un’icona dello sport mondiale, Notorious B.I.G e 2Pac diventavano gli artisti di una generazione.
Oggi il rap è il genere principale in ogni classifica di quasi ogni paese al mondo. La sua popolarizzazione, non solo negli Stati Uniti dell’epoca, è stata possibile anche grazie ad iconici giocatori di basket come Dennis Rodman, Patrick Ewing, Kobe Bryant ed i più attuali LeBron James, Chris Paul, Kevin Durant.
La forte connessione fra questo sport e l’hip hop è principalmente un fattore culturale. Negli Usa il basket è sempre stato uno sport per il popolo, da giocare per strada; a differenza di football e baseball. Il rap è fatto della stessa pasta: un genere musicale nato in strada per far sì che il popolo possa esprimere il proprio risentimento verso la società, la classe dirigente e le ineguaglianze sociali.
I rapper tifano e i giocatori rappano
Ogni rapper ora è un tifoso di basket e viceversa. Drake è tifoso e co-proprietario dei Toronto Raptors. Jay Z è fan dei Brooklyn Nets. Chance The Rapper e Kanye sono fan dei Chicago Bulls e così via.
Dall’altro lato, molti cestisti amano rappare ed alcuni sono anche bravi, come la guardia dei Portland Trail Blazers Damian Lillard, la cui hit “Dropping Dimes” è stata apprezzata dal pubblico e da molti rapper.
Ma il giocatore di basket più legato alla cultura hip hop è sicuramente il centro Shaquille O’Neal. Non tutti sono a conoscenza della sua carriera musicale. Fra il 1993 ed il 1994 Shaq ha pubblicato due album: “Shaq Diesel” e “Shaq-Fu: Da Return”. Nel secondo disco ci sono ospiti del calibro di Method Man, RZA e Redman, membri del leggendario collettivo rap ‘Wu-Tang Clan’ e sorprendentemente la qualità del disco è ottima, considerando sempre che si tratta di ‘old-school hip hop’.