Il bello del genere Rap è che presenta infinite sfaccettature, di conseguenza, può essere analizzato da numerosi punti di vista. Secondo molti fan del genere, nel rap la cosa più importante è il concetto che sta dietro ad ogni barra. L’intera storia e soprattutto la recente evoluzione della musica urbana però insegnano che, in alcuni casi, il contenuto dei testi può passare in secondo piano per dare spazio ai vari elementi tecnici del rap.
In tal senso, ci torna in mente una particolare scena di “Pulp Fiction”, capolavoro del regista statunitense Quentin Tarantino.
Durante una delle prime scene del film, i personaggi Vincent (J. Travolta) e Jules (S. L. Jackson) si trovano in macchina ad affrontare una conversazione sulla maionese e sulle differenze culinarie tra gli Stati Uniti e l’Europa. La ripresa prosegue con un’accesa e inconclusa discussione riguardo i massaggi ai piedi.
In questa scena non accade nulla di rilevante ai fini della trama del film. Nonostante questo, gli attori riescono a mettere in mostra le loro grandi abilità di recitazione, riuscendo così a mantenere alta l’attenzione dello spettatore che rimane impressionato da tale interpretazione.
Non è importante cosa ma come
Allo stesso modo, un buon rapper non è soltanto colui che è in grado di trasmettere i propri sentimenti e/o tramandare messaggi di una certa rilevanza socio-culturale attraverso la propria musica. Un buon rapper, come J. Travolta e S. L. Jackson, deve essere in grado di raccontare qualsiasi aspetto della propria vita. Un artista deve essere capace di passare da fatti di semplice vita quotidiana a temi più profondi e impegnati, senza mai perdere la propria personalità artistica che è spesso determinata da elementi tecnici come metrica o flow.
“Non dico quasi niente ma lo dico bene”, dice Lazza in “MOB”, cercando di spiegare proprio il fatto che l’argomento trattato nel testo può passare in secondo piano quando entra in gioco la tecnica.
Giusto per fare un altro esempio, la nota barra in cui Marracash dice “Trap come Trapattoni sono Donald Trap” (“XDVRMX”), è una frase che, nella lingua italiana non ha nessun significato logico. Ciò nonostante il verso citato è riconosciuto dai fan del rap italiano come una delle migliori entrate degli ultimi anni.
Morale della favola? Non è importante ciò che si vuole comunicare con la musica ma il modo in cui il messaggio viene trasmesso. Con il giusto phatos, anche una semplice storia può diventare un capolavoro.