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The Twilight Saga: intervista ad Amadou Ly e Leah Gibson

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Negli anni in cui la The Twilight Saga è stata trasportata sul grande schermo, gli attori che vi hanno partecipato hanno avuto la fortuna di ritrovarsi sotto la luce dei riflettori. Il “fandom” della saga è attivo ancora oggi, e una nuova ondata di successo è pronta a travolgere la storia di Bella Swan ed Edward Cullen: l’8 agosto 2020 uscirà un nuovo romanzo della saga.

In occasione dell’uscita del romanzo e della messa in onda su Italia 1 del film “The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2” stasera, ripropongo due interviste a due membri del cast: Amadou Ly, che nell’ultimo film interpreta il vampiro Henri, e Leah Gibson, che dà un volto alla vampira Nettie in “The Twilight Saga: Eclipse”.

The Twilight Saga

The Twilight Saga: intervista ad Amadou Ly

Amadou Ly è un attore di origini senegalesi trasferitosi negli Stati Uniti nel 2001. Nel 2006 finì sulle prime pagine del “New York Times” grazie ad una mobilitazione del suo liceo che riuscì, con l’aiuto della stampa e dei pubblici ufficiali, a fargli avere la cittadinanza statunitense per iscriversi al college.

D: Dopo essere diventato una celebrità, non sei mai tornato in Senegal, il tuo paese di origine?
Amerò sempre il Senegal e sarà sempre la mia casa. Non sono più stato in Senegal dalle riprese di Twilight, ma non vedo l’ora di tornarci per la mia prossima vacanza. Ho ricevuto un sacco di lettere di senegalesi Twi-hards che sono troppo eccitati, sai, per il fatto che io sia nella saga. Twilight sta facendo realmente tanto rumore là fuori.
The Twilight Saga
D: Cosa ti è rimasto del tuo periodo in strada e con altri immigrati? E che emozioni hai provato quando ti sei accorto che c’era ancora speranza per te?
Sono diventati la mia famiglia e parliamo ancora, ad oggi. Non so dove mi troverei adesso se loro non mi avessero preso a quell’età, quando ero senza tetto e quindi devo tutto a loro. Poi ho sempre avuto la speranza, perché sono sempre stato un sognatore. Leggevo sempre libri di ispirazione come The Alchemist, e quei libri mi hanno tenuto motivato. Dopo essere diventato legale in questo paese mi sono sicuramente sentito sollevato perché il mio sogno di stare in questo paese (l’America, ndr) stava diventando realtà. Sapevo che da quel momento non c’era più nessun limite per me.
D: Sappiamo che sei sempre stato un grande fan del film “Dreamgirls”, che ti ha insegnato un sacco. Che cosa, esattamente?
Ho visto Dreamgirls nel 2007 e in quel periodo stavo attraversando un sacco di ostacoli, ma guardando le lotte che il personaggio Effie ha dovuto superare sono diventato più motivato. Mi piacciono molto le prestazioni degli attori e in più il film mi ha dato coraggio per inseguire il mio sogno come attore. Abbastanza sorprendentemente, Bill Condon che ha diretto Dreamgirls, è anche il regista di Breaking Dawn della saga di Twilight, e credo che sia la cosa migliore del mondo, perché oltre ad essere uno dei più grandi registi di Hollywood è anche un essere umano straordinario e sono molto grato di avere avuto l’opportunità di lavorare con lui.

D: In Breaking Dawn Parte II interpreti un membro del clan francese. Hai letto i libri prima di partecipare al provino?

Cosa hai pensato la prima volta che hai letto il copione? Eri entusiasta di partecipare ad un franchise così grande?
La congrega francese è l’unico clan che non è nei libri. Stephenie Meyer e Melissa Rosenberg hanno benedetto i fans con due nuovi vampiri francesi e io interpreto il ruolo di Henri. Prima di andare al provino ho fatto un sacco di ricerche sul film e ho guardato tutti i film precedenti cinque volte ciascuno. Ho anche ricevuto un sacco di aiuto da mia sorella Amy, che è una grande fan di Twilight e nel momento in cui sono andato al provino ero abbastanza fiducioso del mio lavoro. Dopo aver letto la sceneggiatura e aver visto il copione meraviglioso non potevo essere più felice. Gli scrittori ci hanno dato tanto su cui lavorare e io non vedevo l’ora di indossare le mie lenti a contatto e iniziare a parlare con un accento francese. Twilight è il più importante franchise della mia generazione, quindi ero troppo eccitato. Ricordo che camminavo sul set il primo giorno e vedendo tutti quei volti familiari dai film precedenti ho capito che quello non era solo un sogno ma la realtà.
D: Sei rimasto in contatto con qualche attore di Twilight?
Ho avuto la fortuna di lavorare con un cast gentile e stupefacente e dopo le riprese di Twilight siamo diventati amici.
D: Come ci si sente a passare da un aspirante attore ad una celebrità in così breve tempo?
L’unica volta che sento di essere una celebrità è quando sto firmando autografi o quando dei paparazzi mi seguono. Ma a parte questo io sono ancora un ragazzo normale. Il bello di essere in Twilight è che ti si aprono un sacco di porte professionalmente.
D: Se potessi portare con te su un isola deserta solo 3 cose e 3 persone, cosa sceglieresti? E se potessi diventare un personaggio storico, chi saresti?
Prenderei il mio portatile, la mia macchina e un aereo pieno di cibo e acqua che volerà avanti e indietro dal deserto se ne ho bisogno.
E invece dal punto di vista della gente prenderei mia sorella Marie Kandji, mio zio Moussa Mbodj e mia mamma. Se potessi essere un personaggio storico, invece, sarei Martin Luther King. Era un grande uomo.
D: Qual è stato il gesto più bizzarro fatto da un fan?
Mi è piaciuto incontrare alcuni dei fans alla premiere di Breaking Dawn. Non ci sono fans come i fans di Twilight. Amo interagire direttamente con loro tramite Twitter. Sono i fan più accoglienti di tutti. Ma ricordo che durante le riprese a Baton Rouge un fan ha inviato ad un membro del cast alcuni giocattoli per il sesso. Speriamo che non capiti a me.
D: Che cosa diresti ai razzisti?
L’unità e la positività in me, non mi permettono di mettere in discussione il razzismo
D: Con quale regista o attore ti piacerebbe lavorare?
Oltre a voler lavorare con alcuni dei migliori registi di Hollywood come Spielberg e Scorsese, mi piacerebbe lavorare con registi europei e registi indipendenti. Anche perché parlo molte lingue.
D: Se non avessi avuto la possibilità di prendere lezioni di recitazione e di apparire nei tuoi primi lavori, dove saresti adesso?
Io probabilmente adesso starei lavorando nel campo dei robot o della programmazione di computer.

Intervista a Leah Gibson

Leah Gibson è un’attrice canadese, nota per il suo ruolo nel film “The Twilight Saga: Eclipse”. Recentemente ha avuto ruoli in “L’alba del pianeta delle scimmie” e “Jessica Jones”.

D: Come ti senti quando le persone ti riconoscono per strada?

Vivo a Vancouver, in Canada, e non succede più di tanto qui. Buona parte della Twilight Saga è stata girata nella zona di Vancouver, quindi i Vancouveriani vengono utilizzati per le campagne pubblicitarie. Ci sono ancora persone che vengono da me e mi dicono “Scusami, sei Leah Gibson?”. E’ un po’ strano che ci sono delle persone che si avvicinano, che sembrano sapere cose su di te. La maggior parte del tempo sono gentili e rispettose, per cui è bello impegnarsi in una conversazione con loro. E ogni vThe Twilight Sagaolta che vogliono parlare del mio lavoro sono toccata. In Europa però, è un po’ diverso! A volte è difficile che qualcuno mi riconosca.
D: Twilight è un fenomeno mondiale. Conoscevi la Twilight Saga prima di fare l’audizione per Eclipse? Hai letto i libri?
Non avevo letto i libri prima della mia audizione. Anche se alcune mie amiche impazzivano per la storia. Ho cercato di trattare il provino come farei con qualsiasi altro provino. Quando ho avuto il ruolo mi sono messa a leggere per giorni.
D: Come hai fatto a passare il processo di audizione? Hai fatto un’audizione per il ruolo di Nettie o anche per un altro personaggio?
Avevo fatto l’audizione per un piccolo ruolo in New Moon parecchi mesi prima, quindi la mia audizione per Nettie sembrava come dare una seconda chance a Twilight. David Slade, il regista, era nella stanza quando mi hanno “richiamata”.
D: E’ strano recitare…nella parte di un vampiro killer?
E’ stato divertente interpretare il ruolo di una creatura ed esplorare una mentalità animalesca. I personaggi una comprensione intellettuale e psicologica. Avere l’opportunità di coinvolgere la tua immaginazione con la caratterizzazione è davvero emozionante. Mi
piacerebbe essere ogni giorno un vampiro assassino 😉
D: Quando ripensi al tempo delle riprese di Eclipse, c’è stato qualcosa che ti è piaciuto molto o di cui sei stata entusiasta?
Ero eccitata di lavorare con Catalina Sandino Moreno, candidata Academy Award per la sua interpretazione in “Maria Full Of Grace”. Ha una bellissima energia, e ho amato le conversazioni che abbiamo condiviso tra una ripresa e l’altra. E, naturalmente, Mr. Rathbone è stato un tesoro. Grazioso, giocoso e incredibilmente gentile.
D: Hai una top ten di luoghi che vorresti visitare?
Mi piacerebbe visitare l’Italia! Non ci sono ancora stata! Potrebbe essere in cima alla mia lista, in realtà.
D: Sei rimasta in contatto con qualche membro del cast di Twilight?
E’ bello imbattersi in uno di essi e quando le nostre strade si incrociano ci si sente sempre come in una vecchia famiglia – ci sono grandi abbracci, baci e saluti. Anche se possiamo non esserci visti l’un l’altro in questi mesi, essendo una parte di The Twilight Saga ci si sente sempre uniti. Cerco di rimanere in contatto con Charlie Bewley. Ero fuori a tifare per lui nella sua incredibile maratona di raccolta fondi “Run For Your Life”. Charlie è una forza, in modo stimolante. Chaske Spencer è un tesoro, con lui ci si sente come in famiglia, mi manca! Questo genere di cose porta a stare tutti insieme.
D: Qual è stato il gesto più strano fatto da un fan e chi è il tuo più grande fan?
I fans sono davvero molto dolci con me. La sento una benedizione perché la mia parte nel film è piuttosto piccola, e tuttavia i fans mi abbracciano con tanto calore ed entusiasmo, che non cessa mai di stupirmi. Ho ricevuto alcuni regali molto unici e incredibilmente premurosi. Trovo così commovente che la gente trovi il tempo per fare qualcosa per me. Il calore e l’amore genuino sono i più grandi doni da offrire a chiunque.

20 anni, studentessa di Economia quando mi va e giornalista sempre. Figlia di una ballerina, sono cresciuta tra musica, danza e arte. Amo viaggiare e scoprire culture, lingue e modi di vivere differenti. Mi nutro di conoscenza, mi piace imparare e stare al passo coi tempi. Anticonformista, simpatica (dicono!) e appassionata di cinema e intrattenimento. A cosa non rinuncerei mai? La mia libertà e un tacco 12 (o un sandalo flat, se non voglio soffrire).

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