Dopo averne posticipato più volte la data di rilascio, il tanto atteso album di debutto di Camila Cabello è arrivato.
Un disco fortemente voluto dall’artista che ha iniziato il suo cammino come membro della girl band Fifth Harmony per poi lasciarla in modo da intraprendere un cammino da solista. Una carriera da solista quella di Camila Cabello che seppur breve le ha già regalato numerose soddisfazioni. Insieme al suo primo album alla #1 nella Billboard 200 arriva anche la prima #1 nella Billboard hot 100 con “Havana”.
Il disco, intitolato semplicemente “Camila” si apre con il secondo singolo ufficiale “Never Be The Same”. Il brano ,al quale la cantante ha più volte dichiarato di essere particolarmente legata tanto da ritenerla la canzone migliore che abbia mai scritto, ricorda le atmosfere della già nota “Crying In The Club” . Le stesse atmosfere ritornano nel brano “In The Dark” e in “Into it”, brano che chiude l’album.
Tuttavia Camila in questo disco non dimentica le sonorità proprie della sua terra di origine: Cuba. I sound latini sono il filo conduttore della già nota “Havana” in collaborazione con Young Thug , del regaetton “She loves control” e della fresca “Inside Out” con i suoi suoni hawaiani.
Ovviamente con una voce dalle venature soul non potevano mancare nel primo album di Camila Cabello delle ballad. E’ il caso delle magiche “Consequences”, “Something’s gotta gave” e delle semi acustiche “All These Years” e “Real Friends”
Considerato nella sua complessità il disco di debutto di Camila Cabello rappresenta una perfetta simbiosi di suoni. Il risultato è un album abbastanza omogeneo e con testi validi che vertono principalmente sulla tematica amorosa. Insomma, “Camila” si prospetta essere un ottimo inizio per una carriera che ha tutte le carte in regole per continuare a regalarci numerose sorprese.
L’assenza di alcuni brani come “Crying In The Club” e la intima “I Have Questions” lasciano con l’amaro in bocca specialmente se si considera che l’album contiene soltanto 10 tracce.
VOTO: 8/10