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Musica

Michele Bravi – Un secondo prima: testo e video

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Michele Bravi – Un secondo prima: testo. Ecco la quarta traccia del nuovo album del cantante. Leggi il testo e guarda il video.

Realizzato insieme a Federica Abbate, “Un secondo prima” è uno dei nuovi singoli di Michele Bravi. Si tratta della quarta traccia del suo nuovo album “La Geografia del buio”, uscito il 29 Gennaio 2021. “Non esiste un prima e un dopo per chi ha vissuto un trauma, esistono due livelli differenti di consapevolezza e realtà. In questo battesimo continuo verso un mondo nuovo, è l’amicizia a proteggerti.. Federica Abbate è una delle persone più importanti della mia vita, come un elastico al polso: quello che ti serve sempre quando sei scompigliato e che appena lo togli ti lascia la traccia sulla pelle, pronto a raccoglierti ancora e ancora e ancora”. – Michele Bravi

Ecco video e testo del brano.

(Guarda il video ufficiale del brano)

Michele Bravi – “Un secondo prima” testo

Siamo fragili e sottili come fogli di carta
quasi trasparenti come ali di farfalla
ma nessuno ce lo dice, mai nessuno ce ne parla
ci sporgiamo sempre troppo per guardare un po’ più̀ avanti
pensando sempre di essere più̀ forti dei rimpianti
prima di accettare e di imparare anche dagli sbagli

E succede che quando ci sei dentro
e l’acqua è già̀ alla gola
tu ti senti impreparato cento volte più̀ che a scuola
perché́ c’è sempre un dopo e un secondo prima
un’occasione sola, una su centomila
e tu che da solo mi basti
quando dal cielo giù piovono sassi
a salvarmi
l’asse del mio mondo ancora si inclina
e la felicità sta sempre più̀ in alto, troppo in cima
da sola lì su un’altra riva
dove neanche a nuoto ci si arriva

Come l’inchiostro che sbava sulle pagine
di un quaderno di carta e ti sporca le dita
a volte anche la faccia, la vita ti strappa
come carta straccia
e poi di nuovo ti abbraccia

E siamo tutti in mezzo alla croce di un mirino
come se il prossimo fosse
anche l’ultimo respiro

Perché́ c’è sempre un dopo e un secondo prima
un’occasione sola, una su centomila
e tu che da solo mi basti
quando dal cielo giù piovono sassi
a salvarmi
l’asse del mio mondo ancora si inclina
e la felicità sta sempre più̀ in alto, troppo in cima
da sola lì su un’altra riva
dove neanche a nuoto ci si arriva

Tutto rinasce anche da un pianto
e gli occhi si riabituano alla luce
e piano piano ci si riconosce
anche in uno specchio infranto

Perché́ c’è sempre un dopo e un secondo prima
perché́ c’è sempre un dopo e un secondo prima
un’occasione sola, una su centomila
e tu che da solo mi basti
quando dal cielo giù piovono sassi
a salvarmi
l’asse del mio mondo ancora si inclina
e la felicità di nuovo, di colpo si avvicina
anche se forse niente
niente in fondo è come prima
niente sarà̀ più̀ come prima
niente torna più come prima

Niente in fondo è come prima
niente sarà̀ più̀ come prima

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