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Guè Pequeno, Gelida Estate: la RECENSIONE traccia per traccia

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Il rapper milanese Guè Pequeno torna sulla bocca di tutti con il suo nuovo EP estivo intitolato “Gelida Estate”: andiamo ad analizzarlo traccia per traccia

Quest’anno saranno 39 le candeline da spegnere per Guè Pequeno, asso del rap milanese e pioniere dell’hip hop italiano. Il rapper, dopo anni di lavoro estenuante, ha deciso di non riposarsi nemmeno nel 2019 ed ha recentemente pubblicato il suo nuovo EP estivo Gelida Estate.

Durante un’intervista rilasciata per Vanity Fair, l’artista ha comunicato il suo modus operandi, spiegando il trucco per rimanere sempre attivi:

Io sono fatto così. Se non mi drogo e non bevo, allora devo comprare i vestiti, fare sesso o riempirmi di tatuaggi. La mia salvezza è la disciplina. Svegliarmi presto, fare pugilato. Per me il massimo della rockstar non è lo sballo, ma il controllo“.

Gelida Estate è il frutto della disciplina, della voglia di rimanere produttivo e di continuare a dare qualcosa ai fan. L’EP contiene cinque inediti, tra cui Montenapo feat. Lazza, traccia di lancio pubblicata il 5 Giugno sulle piattaforme streaming. Andiamo ad analizzare una per una le cinque tracce dell’album.

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Niente Photo (2:39). Niente Photo segna un inizio decisamente inaspettato. La traccia è stata curata da Bobby Kritical, il talentuoso beatmaker americano famoso per aver prodotto gente del calibro di Lil Uzi, Lil Wayne Future.  Guè attacca rappando: “Ne ho visti tanti salire e cadere in questi anni“, chiamando in causa tutti i rapper comete comparsi nell’ultima decade. L’artista milanese è rimasto ai massimi livelli sin dall’inizio del suo percorso e non è mai arretrato di un centimetro, per questo continua scrivendo: “Faccio piovere come un metereologo“, rimandando agli enormi guadagni ottenuti nel corso della sua carriera e schernendo di fatto tutti quelli che hanno provato a succederlo. Niente Photo si discosta dai suoni del resto dell’album scegliendo di “dare il la” all’opera con un sound più improntato verso il gangsta rap, risultando decisamente funzionale.

Bamba (2:18). Bamba è la traccia più breve dell’album e si affida ad un suono latino più familiare al Guè degli ultimi anni. Calcando i suoni afro trap tanto apprezzati dall’artista, il pezzo suona molto simile alle ultime hit del rapper, come Lungomare Latino e Milionario. Bamba è una traccia scritta appositamente per il tour estivo, immediata all’ascolto e facile da imparare.

Montenapo (feat. Lazza) (3:08). Montenapo è stata la traccia scelta per il lancio dell’EP, rilasciata il 5 Giugno su tutte le piattaforme streaming; il titolo è una citazione a Via Monte Napoleone, la strada milanese celebre per lo shopping di lusso. La collaborazione con Lazza funziona, la traccia rimane leggera e godibile grazie al flow dei due artisti e segna un altro punto a favore dell’album. Il pezzo si chiude dopo tre minuti con una bellissima citazione ad XXX Pt.1, traccia risalente al periodo de Il Ragazzo d’Oro omaggiata nelle barre finali: “Mi chiamo G e con le rime sono il capo/dritto al punto G, Gucci store in Montenapo“.

Maledetto (3:11). Maledetto è una traccia che suona molto più introspettiva di quanto non ci saremmo aspettati. Guè scrive “Nasco e muoio da solo“, rinnegando l’amore platonico per le donne e ricalcando quando già affermato durante una recente intervista, dove il rapper ha ammesso di aver provato più volte a convivere e di essersi innamorato 4/5 volte, per poi scegliere comunque di continuare a vivere in solitaria. Durante la fine della traccia c’è anche spazio per un rimando alla famosa frase di Marilyn MonroeDicono che il denaro non faccia la felicità, ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quelli di un vagone del Metrò“; riproposta da Guè in una chiave un po’ più moderna “I soldi non mi faranno felice, ma preferisco piangere lacrime su una AMG GT Biturbo/sarà l’auto dove io mi autodistruggo“.

President Rolly (feat. Farid Bang) (3:03). Il pezzo che chiude l’album è anche il più dimenticabile dei cinque. President Rolly vede la collaborazione con il rapper tedesco di origine marocchina Farid Bang, che sfoggia durante la seconda strofa un flow rimarcabile. Guè gioca sui soliti temi autocelebrativi a lui cari, chiamando in causa soldi, donne e potere ma senza sottolineare nulla di realmente rilevante.

Giudizio Finale: Gelida Estate è un EP, e da EP va giudicato. Le cinque tracce non hanno la volontà di imporsi con forza sull’attuale scena musicale italiana (da cui verosimilmente spariranno entro poche settimane), quanto piuttosto di dare al rapper nuovo materiale pronto per essere utilizzato durante il tour estivo. Niente Photo e Maledetto sono decisamente i pezzi più riusciti e riescono nella loro apparente semplicità a lasciare qualcosa all’ascoltatore, ma non bastano all’EP per raggiungere la piena sufficienza e ritagliarsi uno spazio tra i lavori più interessanti del 2019.

Voto Finale:

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