Recensione Album

Tha Supreme, 23 6451: la RECENSIONE traccia per traccia

Il giovanissimo rapper e producer Tha Supreme sostiene la sua prova di maturità con 23 6451, il suo primo album ufficiale

Davide Mattei, in arte Tha Supreme, ha impiegato appena 19 anni per diventare uno dei nomi di maggiore rilievo nell’industria musicale italiana. La carriera del classe 2001 di Fiumicino prese il via nel 2017, quando produsse il beat del fortunato brano “Perdonami” di Salmo. Appena un anno dopo, dopo aver firmato un’altra importante collaborazione con Nitro,  il producer romano iniziò a sperimentare come rapper e finì per firmare una serie di collaborazioni di successo, tra le quali spiccano senza dubbio Oh 9od e YOSHI.

Il periodo d’oro di Tha Supreme si corona quindi con 23 6451 (“Le basi” secondo l’alfabeto Leet), un album enorme, pieno di ospiti di successo e potenzialmente innovativo. Tra gli undici ospiti scelti dall’artista spiccano senza dubbio Marracash, fresco dal suo ultimo lavoro Persona, il ricercatissimo Mahmood, diversi membri della Machete Crew, Fabri Fibra e Gemitaiz & Madman, anch’essi tornati da poco con Scatola Nera.

I cinque singoli pubblicati dal rapper nell’ultimo anno e mezzo hanno stupito più di un ascoltatore, mentiremmo dunque se non ammettessimo di volerci trovare di fronte ad un album moderno, innovativo, originale e divertente. Delle premesse sicuramente difficili da soddisfare, che sottintendono però una grande fiducia nelle capacità dell’artista. Senza perderci in ulteriori chiacchiere, andiamo dunque ad analizzare traccia per traccia 23 6451, il primo album in studio firmato Tha Supreme.

Come fa1 (2:09). La traccia di apertura mette subito in chiaro una cosa: questo non sarà in nessun modo un album profondo. Tha Supreme è giovane e i suoi testi sono principalmente dedicati al suo stile di vita da millennial, sarebbe dunque ingiusto valutare 23 6451 analizzando unicamente le strofe. In Come fa1 l’artista esprime in maniera piuttosto semplicistica il suo disprezzo verso i fake, ma la vera domanda resta: il pezzo suona bene? E la risposta è si, cento volte si.

2ollipop (2:29). Altro giro altra traccia corta. In due minuti e mezzo il rapper propone 2ollipop, un vero e proprio monumento all’utilizzo dell’autotune. Ottimo connubio con il beat e interessante il dissing ai “finti trapper” citati più volti dall’artista.

Fuck 3x (2:41). fuck 3x fa da “ponte” e semplifica il passaggio dalla spensieratezza dei primi brani alla “seriosità” della parte centrale del disco.  Tha Supreme ricorda il suo percorso artistico scrivendo: “Ho sempre fatto ciò che avevo in testa/ Sennò non stavo qui dove stavo/ Quello si butta dalla finestra/ Perché vive come volete voi” e non perde l’occasione per punzecchiare le sue ex (pardon, 3x): “Il tempo di guardarti e sei di già senza vestiti, hey/ Ti amerò per sempre, fuck alle mie ex, hey, eh“.  Da qui il disco comincia a trattare nel bene o nel male qualche tema più importante.

Scuol4 (2:50). Mi sentivo un po’ sprecato a scuola“, si può riassumere così il quarto pezzo dell’album. Scuol4 è stata una delle prime tracce da “rapper” pubblicata da Tha Supreme, incentrata sul suo contorto rapporto con l’istituzione scolastica. L’artista ripercorre le sue esperienze e le sue difficoltà, calcando spesso la mano su argomenti come l’odio e il bullismo, finendo per racchiudere un testo molto più da “mal di pancia” di quanto si pensi in una confezione trap decisamente ben riuscita. Tha Supreme del resto ha abbandonato la scuola a 15 anni per inseguire il suo sogno, coronatosi solo quando, tempo dopo, riuscì a collaborare per la prima volta con Salmo.

5olo (2:07). 5olo è un pezzo tremendamente semplice, il cui significato è riassumibile analizzando le prime barre “Odio restare da solo/ Perché se resto da solo/ Vuol dire che erano solo infami, yo/ Lo so fa male in ‘sto modo/ Ma prendi bene ‘sto mondo/ E manda a fanculo i finti legami, yo“. La solitudine è spesso vista con accezione positiva dal rapper, che non perde l’occasione per snobbare tutti quelli che lo credevano finito “Lascio la scuola e non sono più finto/ Per gli altri sono tornato mo“. Musicalmente 5olo segue la scia delle tracce precedenti.

6itch remix (feat.Nitro) (2:31). Durante un’intervista concessa a Noisey, Tha Supreme dichiarò: “Iniziare a scrivere sui miei beat non faceva parte dei piani, diciamo che è successo per necessità, forse per dare una voce vera e propria ai miei pezzi. 6itch è stata la mia prima traccia completa, ma in quel periodo la vedevo solo come uno sfogo“. Il primo pezzo prodotto, rappato e mixxato dall’artista fu un discreto successo e torna qui in grande rispolvero con una buona strofa di Nitro.

Blun7 a Swishland (2:47). Su una delle produzioni musicali più riuscite dell’album (e più interessanti di questo 2019), Tha Supreme rappa con il suo classico linguaggio alieno da “decriptare”. Il testo di Blun7 a Swishland potrebbe risultare incomprensibile ad un primo ascolto, ma è in realtà molto più semplice di quanto non appaia. Swisho un blunt, in una sorta di gergo mezzo inglese e mezzo millennial, significa “rollo un blunt” mentre Swishland è un luogo inventato dal rapper, una specie di parco giochi mentale. Il testo non ha senso, è un’accozzaglia di termini buttati un po’ a caso per rendere piacevole il flow “Swisho un blunt, a swishland/ Bling blao, come i Beatles/ Bless in, tic tac, le prendo dal mattino“, ma tutto questo non è necessariamente un male. Traccia promossa.

M8nstar (2:45). M8nstar comunica il forte bisogno di staccare la spina e sparire per un po’ , rappresentato da una clip video in cui lo stesso artista spicca il volo come il piccolo Elliot in E.T. l’extra-terrestre. La ricerca di quiete e silenzio d’altro canto è comprensibile per l’artista, visto l’enorme peso che porta sulle spalle nonostante la giovane età. Una produzione decisamente più armoniosa di quelle precedenti dona la giusta musicalità al pezzo.

Oh 9od (feat. Nayt) (3:26). Se dovessimo scegliere un pezzo che secondo noi ha “formato” Tha Supreme, allora quello sarebbe indubbiamente Oh 9od. Lo psichedelico brano del diciassettenne esplora tutti i vari strati della paranoia e racconta gli effetti di un classico bad trip, giocando molto sui suoni e sulla ripetitività di certe barre. Ma oltre ad essere eccezionale dal punto di vista musicale e sempre più assuefacente con il passare dei secondi, il pezzo si riscopre completamente con l’entrata in gioco di Nayt, che realizza probabilmente il miglior featuring della sua carriera. Tra un dissing a Noone e un’offesa a Chadia Rodríguez, i due rapper continuano il loro assurdo viaggio intervallandosi con un ottimo ritornello. 10/10.

Gua10 (feat. Lazza) (2:57). La traccia numero dieci si prende un grande rischio visto l’utilizzo spropositato dell’autotune. Un pezzo con un testo così poco rilevante va analizzato solo dal punto di vista musicale, che risulta purtroppo molto meno ficcante di quanto visto finora. Compitino per Lazza che firma una delle strofe meno memorabili della sua carriera.

Parano1a k1d (feat. Fabri Fibra) (2:24). Tha Supreme “aggiusta” il pezzo con un sound più hip hop per renderlo maggiormente appetibile a Fabri Fibra, ancora una volta protagonista con un flow disumano. Interessante sentire il producer dell’album lontano dalla sua comfort zone. “Questo è il meglio non è colpa mia se non lo capisci/ Tha Supreme e Fibra, oh“. Traccia super.

M12ano (feat. Mara Sattei) (3:08). Fratello e sorella tornano insieme dopo il riuscitissimo Nuova Registrazione 402 e firmano una delle poche hit certe dell’album. Tha Supreme utilizza saggiamente l’autotune per riuscire a tenere il passo dopo una prima strofa sorprendentemente (e meravigliosamente) commerciale di Mara Sattei. M12ano è un vero e proprio gioiello ed ha tutte le carte in regola per rimanere saldamente nei primi posti della classifica dei brani più ascoltati d’Italia.

Occh1 purpl3 (feat. Marracash) (3:08). Guadagnarsi una collaborazione con Marracash di questi tempi suona già come una vittoria a sé, vista la poca disponibilità mostrata dal rapper di Barona negli ultimi anni. Occh1 purpl3 comunque è tutt’altro che una traccia semplice, ma anzi sperimenta con dei suoi ben lontani dai canoni del rapper di Barona, che mette il suo stampo con una strofa quantomeno originale. C’è spazio anche per un divertente dissing verso lo youtuber Social Boom: “Sei di certo snitch/ Come Social Babbo“.

No14 (feat. Dani Faiv) (2:56). Il membro della Machete Crew torna a collaborare con Tha Supreme dopo il clamoroso successo raggiunto con il tormentone YOSHI. Il termine “Noia” ha due significati diversi per gli artisti, il protagonista dell’album la vede sotto la classica accezione di pure monotonia: “Cosa fate oggi? Io mi annoio/ Io mi finisco tutta la serie, oppure dormo/ Oppure vedo qualcuno che appoggi, sto mio sogno/ O poi torno a sognare da solo, o da sbronzo“, mentre il rapper Dani Faiv come la repressione di una fonte di disturbo con un volto ben definito: “La gente che giura alla fine sta mentendo/ Lo senti cosa dici, fra non siamo amici/ Se dici che il mondo è un posto dove star divisi/ Per me sei solo noia“. Base di livello altissimo come sempre.

Ch1 5ei te (3:04). Si torna al Tha Supreme solista con la traccia numero quindici. Ch1 5ei te è una delle tracce più evitabili, troppo ripetitiva e inefficacemente lunga. Primo pezzo realmente bocciato del disco.

Sw1n6o (feat. Salmo) (3:04).  Il ritornello di Sw1n6o ha, ovviamente, un suono tremendamente vicino ai generi swing/blues, quasi in stile boogie woogie. Assolutamente fantastico Salmo, che con una metrica ed un flow eccezionali fa passare il pezzo al livello successivo. L’ennesimo esperimento ben riuscito.

7rapper ma1 (1:27). Senza addentrarci troppo nei destinatari del dissing presente nella traccia più breve dell’album, possiamo semplicemente dire che 7rapper ma1 rappresenta un naturale modo per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. A livello musicale il pezzo numero 17 rimane uno dei meno riusciti dell’album.

8rosk1 (feat. Mahmood) (2:52). Con 8rosk1 (ndr. bro, fratello) l’album fatica a tenere alta la soglia dell’attenzione, un problema comprensibile una volta giunti alla diciottesima traccia. Anche valutando la traccia “a sé” comuque ci troviamo di fronte a qualcosa di meno riuscito, a tratti quasi noioso. Mahmood per lo meno torna co-protagonista con una buona strofa dopo un numero indefinito di collaborazioni da “ritornellaro” in pure stile Coez.

Bubb1e 9um (1:59). L’album torna alla spensieratezza delle prime tracce dopo una parte centrale molto corposa e ben riuscita. Bubb1e 9um è un pezzo breve chiaramente inserito per arrivare a venti. Niente da segnalare neanche a livello di testo.

Pers0na2 (feat. Gemitaiz & Madman) (4:12). Gemitaiz & Madman hanno parecchio da farsi perdonare dopo Scatola Nera, un album carente sotto molti punti di vista. Pers0na2 è un bel mix nostalgico in cui spicca senza dubbio Madman, protagonista con una buona strofa. Un modo interessante per chiudere l’album.

Giudizio Finale: È impressionante il livello raggiunto da Tha Supreme in così pochi anni di carriera, soprattutto se si tiene conto della sua giovanissima età. 23 6451 è un album incredibilmente innovativo, le cui vere protagoniste sono proprio le basi citate nel titolo, sempre ispirate e quasi mai ridondanti. Dopo una partenza a tratti faticosa il disco ingrana e raggiunge il suo apice nella parte centrale, finendo però per rischiare un collasso per colpa di una longevità indiscutibilmente infruttuosa. Una prova di maturità comunque superata, che cancella definitivamente l’ipotesi della “fortuna del principiante” e fa ben sperare per tutto quello che vedremo in futuro.

Voto Finale:

Alessandro Digioia

26, studente universitario presso il Campus Luigi Einaudi di Torino. Scrivo occasionalmente di sport, cinema, videogiochi, musica e attualità.

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Alessandro Digioia

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