Musica

Rulli Frulli: Intervista esclusiva alla band che suona strumenti con materiali di recupero

Abbiamo intervistato l’originale Banda Rulli Frulli, la band che suona strumenti con materiali di recupero. Ecco cosa ci hanno detto i ragazzi

Abbiamo intervistato la Banda Rulli Frulli, una particolare banda che nasce nel 2010 da un’idea di Federico Alberghini all’interno della Fondazione Scuola di Musica Carlo & Guglielmo Andreoli presso la sede di Finale Emilia. Perché la Banda Frulli Rulli è particolare? Lo scoprirete in questa intervista

Banda Rulli Frulli

  • Tre parole per definire il progetto della Banda Rulli Frulli. Scommetto che c’è molto di più che il solo aspetto musicale…

Riassumere in sole tre parole la Banda Rulli Frulli non è semplice.. direi: integrazione, costruzione, passione. Sin da quando è nata, nel 2010 presso la Fondazione Andreoli, la Banda Rulli Frulli voleva essere un progetto musicale aperto a ragazzi dagli 8 ai 25 ma non un progetto qualsiasi. L’obiettivo era quello di costruire i propri strumenti usando materiali di recupero e valorizzare l’integrazione tra i suoi partecipanti abili e diversamente abili. Creare quindi un gruppo eterogeneo e compatto dove tutti si sentissero valorizzati, ognuno partecipante con le sue proprie caratteristiche a rendere unica la musica che creavamo insieme. Così è nata la Banda Rulli Frulli

Banda Rulli Frulli con Mika

  • Arcipelago: “aggruppamento di isole abbastanza vicine tra loro e spesso con caratteristiche morfologiche affini”. Il nome del nuovo singolo sembra spiegare al meglio l’idea di fondo della Banda…come nasce la canzone?

Il testo di questa canzone è nato dalla bellissima collaborazione con Cristina Donà che da anni appoggia il nostro progetto dei Rulli Frulli e per il secondo anno consecutivo ci ha regalato due tracce bellissime firmate da lei (la seconda è Tu chi sei, nello scorso album ha composto il testo di Linea d’ombra). La melodia è in parte frutto del lavoro dei Rulli Frulli in sala prove, in parte si è modificata durante una serie di rimandi tra noi e Cristina fatti di suggerimenti e nuove idee che nascevano mentre il testo e la melodia si legavano tra loro. È stata però una delle ultime canzoni che hanno preso forma ma per la forza che aveva si è conclusa in pochissimo tempo.

Banda Rulli Frulli

  • Una domanda per Tommaso Cerasuolo, che ha preso per mano il progetto. Come definiresti il progetto dal tuo punto di vista, cioè da quello di un veterano della scena indipendente musicale italiana?

La Banda Rulli Frulli mi piace proprio perché è immune da un sacco di menate che ci facciamo noi musicisti, indipendenti o meno, maturi o alle prime armi, pop o alternativi, come ti piace. Ovvero quel genere di menate che giustamente si fa ciascun singolo essere umano su se stesso, sull’essere accettato, sul proprio stile, sul successo, sul fallimento, eccetera. Non è che nella banda non ci siano problemi legati all’ego di ciascun suo singolo componente, per carità, sono umani e soggetti a tutta l’umana conflittualità, alle passioni, pure ai tormenti tipici della pubertà, che è la fase della vita che tanti suoi giovani componenti stanno attraversando. Però non c’è mai quella chiusura che si verifica spesso nella sala prove, quell’implodere dell’artista contro il mondo intero, quella fame atavica di attenzione: la Banda Rulli Frulli semplicemente esiste, si emoziona, si lascia emozionare, nella sua storia ha calcato palchi giganti così come tante piccole piazze della provincia emiliana, sono stati ospiti di Mika in televisione, hanno incontrato pure il Papa, per dire, ma non è che li senti andare in fibrillazione per mancanza di attenzione o perché le radio magari non stanno passando un loro brano.

E’ come se viaggiassero in una dimensione propria, dove l’incontro e la crescita sono molto più importanti del successo o dell’appagamento dei singoli ego dei suoi componenti. Hanno delle difese retrovirali fortissime alle cazzate, difese naturali, che hanno a che fare col fatto che la Banda è costantemente seguita da tutti i genitori dei ragazzi e dai maestri che l’hanno formata, insomma ha una forte componente educativa, per nulla dogmatica, anzi il contrario: attraverso la musica si studiano metodi per includere, per associarsi, tutto attraverso un metodo empirico, dove si può anche sbagliare e poi ritentare, imparando a convivere.
Questa mi pare una caratteristica più unica che rara, nel panorama musicale italiano. Ha a che fare con la natura stessa di questo singolare progetto, natura che è sociale e artistica insieme, al medesimo tempo, senza possibilità alcuna di scindere le due cose.

Banda Rulli Frulli

  • Il 5 maggio c’è stata la prima data di presentazione del nuovo disco dei Rulli Frulli a Finale Emilia. Come si trasforma la musica della banda su un palco?

In una magia. La Banda Rulli Frulli è un’insieme di tanti elementi che hanno bisogno di mesi di preparazione: c’è la costruzione in laboratorio degli strumenti, le prove, la creazione dei video da parte di Michele Bernardi. Durante i concerti tutto incredibilmente si incastra in un insieme perfetto. La vita dei ragazzi si muove fuori e dentro il palco e ogni volta è incredibile osservare come fino a pochi minuti prima siano presi a giocare tra loro e poi salgano sul palco come dei veri musicisti.

Banda Rulli Frulli

  • Quali sono i prossimi passi della Banda Rulli Frulli?

Da anni Rulli Frulli non è solamente un progetto musicale ma anche un progetto didattico a cui partecipano ragazzi di tantissime scuole dell’area nord della provincia di modena. I prossimi passi sono passi molto importanti perché si cercherà di portare la metodologia in giro per l’Italia, anche nelle scuole fuori dalla nostra regione. Per quello che riguarda la Banda Rulli Frulli (musicale) ci si preparerà al 2020 che sarà il nostro decennale dove ci saranno bellissime novità. La prima un libro sulla nostra storia ma più che altro la cosa più importante è la certificazione scientifica da parte dell’università Cattolica di Milano del metodo didattico, del perché Rulli Frulli funziona.

Banda Rulli Frulli

  • Quella Cristina Donà si può definire una collaborazione di quasi lunga scadenza con i Rulli Frulli. Com’è lavorare con lei?

La collaborazione di Cristina Donà con i Rulli Frulli è nata nel 2016. Ci siamo incontrati ad un festival dove suonavamo entrambi e da lì è nata la magia. Da quel giorno ci siamo tenuti in contatto e abbiamo deciso di chiederle di partecipare alla realizzazione di un nostro disco “il mare dalla luna” (2017). Nel 2018 la collaborazione si è sempre di più consolidata perché Cristina ha deciso di essere più partecipe alla realizzazione del disco uscito il 5 maggio 2018 “arcipelago” partecipando alla realizzazione della scrittura di 2 brani di cui uno appunto è arcipelago che dà anche il nome al disco e al tour. Sono molto felice di questa collaborazione perché per me Cristina Donà è una cantautrice che ho sempre stimato moltissimo.

Federico Fantuzzi

Amo la musica in (quasi) ogni sua forma e genere.

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Federico Fantuzzi

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