Il terrorismo si può ‘combattere’ anche con la musica, questa è l’idea di Karim Wasfi, il maestro di musica che suona il violoncello nei luoghi distrutti dalle bombe. Lui vuole dimostrare al mondo che si può fare resistenza al terrorismo anche attraverso le note.
Sostituire il rumore assordante delle bombe, con delle note di un violoncello è stata l’idea di Karim Wasfi, il maestro iracheno che suona tra le macerie. Da quasi tre anni, Wasfi ha scelto di esibirsi in un palco particolare, dove il segno della distruzione lo trasforma in musica. Rinominato direttore dell’Orchestra Nazionale Sinfonica Irachena, lui ha conquistato la fama internazionale grazie a questa storia.
Terrorismo: La musica come un messaggio importante
Il terrorismo va combattuto anche con la cultura secondo il maestro di musica. Lui vuole diffondere un messaggio importante attraverso la sua musica, aprire i cuori delle persone. Secondo Wasfi, tutto questo vuol dire diffondere speranza e dare vita a dei luoghi che hanno visto il terrore.
Dopo l’episodio di terrorismo nel 2015 a Baghdad, dove persero la vita diverse persone e rimasero ferite molte altre, il maestro Karim Wasfi si è presentato sul luogo. Si è seduto su una sedia in mezzo alle macerie, ed ha cominciato a suonare il suo violoncello, volendo sfidare il terrorismo. Il maestro Wasfi parla della musica come una fonte di ispirazione, di educazione e che porta il buon umore.
Wasfi: “La musica e la cultura sono importanti quanto il cibo e l’acqua. Chi ha dentro l’odio non conosce la bellezza, non possono ascoltarla, non possono vederla, non possono sentirla’’. Ho suonato tra le macerie per raggiungere un equilibrio tra bruttezza e bellezza. Da un lato, atti di terrorismo indecenti, dall’altro la creatività e la raffinatezza”.
Questo gesto era sembrato molto strano, la gente si era riunita attorno al musicista ed alcuni avevano cominciato a scattare foto e fare video. La diffusione della notizia sulla rete fu veloce, come lui era riuscito a far commuovere tutti in un momento difficile. Ha anche creato il Peace Through Art Foundation, dove insegna musica ad alcuni giovani provenienti da diverse etnie, per ‘combattere’ il terrorismo con la musica.
Il musicista ha però sottolineato il fatto che questo che lui faceva non piaceva ai gruppi armati in Iraq. Loro non erano d’accordo delle sue esibizioni in pubblico. Wasfi ha anche spiegato che non ha avuto nessuna protezione da parte del governo, anche se non si sente per niente minacciato.