Roger Waters non ha bisogno di presentazioni e grazie alla sua lunga esperienza nei Pink Floyd, non ha bisogno di dare ulteriori dimostrazioni del suo talento. Nonostante cio, Waters ha scelto di alzare ulteriormente l’asticella e prendere parte a “The soldier’s tale”.
Roger Waters, storico bassista e cofondatore degli amatissimi Pink Floyd, a ottobre prenderà parte a un nuovo progetto discografico. Infatti l’album “The soldier’s tale” uscirà il prossimo 26 ottobre e a rendere ancora più impazienti i fan del cantautore, è la notizia che il disco nasce come omaggio a un’opera del compositore Igor Stravinskij, “Histoire du soldat”. Ma quale sarà il ruolo di Roger Waters in questa nuova avventura musicale? Il compositore britannico vestirà i panni di narratore dell’opera da camera, creata nel 1918 ed eseguita il 28 settembre sempre dello stesso anno.
Roger Waters e la continua volontà di reinventarsi
La sfida che Roger Waters ha voluto accettare non è di quelle alla portata di tutti. Infatti “The soldier’s tale” è un’opera da camera che vede coinvolti sette strumenti: clarinetto, violino, contrabasso, percussioni, trombone, cornetta e fagotto. Charles-Ferdinand Ramuz, per il libretto, prese ispirazione da numerose favole russe e scelse come protagonista un soldato che, grazie a una licenza di dieci giorni, fa ritorno nella sua terra natia e durante il tragitto, si affida al suo violino per ingannare il tempo. Il tragitto si rivelerà doppiamente ostico per il protagonista in quanto incontrerà il diavolo che lo metterà davanti a una scelta: la possibilità di diventare ricco grazie a un libro ma in cambio vorrà il suo strumento.
Il cofondatore dei Pink Floyd però non è nuovo a commistioni musicali tra il suo genere e quello considerato “colto”: i fan più appassionati, infatti, ricorderanno l’opera realizzata da Roger Waters nel 2005 e che prende il nome di “Ça ira“. Roger Waters è figlio degli anni della psichedelia britannica ma confinarlo a quel periodo storico e culturale, significherebbe ignorare il suo esporsi pubblicamente contro le politiche adottate da Israele o il suo amore per la conoscenza (non ultima la sua rinnovata passione per la psicanalisi). Tutto questo ha portato Roger Waters a diventare una mosca bianca nel panorama musicale internazionale e a riuscire nell’impresa ormai considerata fuori moda di creare musica impegnata.