Musica

Visual Album e Streaming: il mondo musicale della modernità

Il visual album e il concept album sono diventati comuni negli ultimi anni per la loro peculiarità di rappresentare diversamente la musica rispetto a molti anni fa. Ecco in cosa consistono

Il contesto musicale moderno è cambiato radicalmente rispetto al passato. Sia per un fattore di vendite, calate drasticamente, sia per un cambiamento di tendenze. Ciò ha ovviamente portato a vendere la musica digitalmente e a considerare anche altri elementi che sono diventati importanti sia per la scalata nelle classifiche che per il conteggio delle copie vendute, introducendo la musica nel mondo dello Streaming.

Ciò consente a chiunque di poter dare più di un ascolto alla canzone prima di decidere se comprarla o meno, o semplicemente si può ascoltare senza doverla acquistare, anche se vari ascolti vengono poi convertiti in una copia venduta. Che sarà poi conteggiata nelle vendite complessive di ogni progetto musicale. Ciò che inoltre è profondamente cambiato è il modo in cui la musica stessa viene presentata ai suoi spettatori. In particolare da quando è nato un fenomeno che si è largamente diffuso fra gli artisti, ovvero quello di creare dei visual album.

Il visual album non è altro che un progetto discografico che viene strutturato graficamente. Ovvero tutte le canzoni contenute in un disco vengono accompagnate ciascuna da un rispettivo video musicale. Dunque ciò di cui gli artisti hanno bisogno attualmente è il fatto di creare attraverso il visual album un evento attorno al proprio disco. Facendo in modo di attirare più attenzione possibile e permettere alle persone di poter interagire con l’artista non direttamente ma tramite ciò che compongono.

Fino a un secolo fa il visual album non era una priorità ma veniva già sfruttato poiché rappresentava una diversità. Una possibilità di distinguere maggiormente il proprio disco dalle centinaia di altri lavori presenti nel mercato. Partendo dai Beatles nel 1964 con il cortometraggio intitolato ‘A Hard Day’s Night‘. La cui storia parlava del nonno di Paul McCartney che esortava il nipote a fare carriera, abbandonando la strada e facendo le proprie esperienze di vita. Arrivando a Beyoncé  e l’eccentrico visual albumLemonade‘ uscito nel 2016.

Bisogna capire quanto queste nuove strategie di marketing stiano influenzando la musica nel contesto moderno. Pensate che il visual album e lo streaming siano destinate a rimanere nella musica odierna? O potranno essere ben presto sotituiti con nuovi modi di pubblicare gli album e di essere ascoltati? Per ora il Visual Album resta il modo migliore di approfondire il messaggio delle canzoni in un disco.

 

 

 

Antonio Marras

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