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Anna Adamo: La Disabilità non è un limite, intervista esclusiva all’autrice

Vi presentiamo una intervista esclusiva ad Anna Adamo, autrice del libro “La Disabilità non è un limite”

Un difficile parto gemellare, una serie di complicazioni, l’inattesa e tragica morte del maschietto, la terribile sopravvivenza della piccola, destinata ad una delle vite più difficili che si possano immaginare. Queste sono le premesse di una storia autentica, raccontata in prima persona dalla sua protagonista nel suo libro “La Disabilità non è un limite“. La vita di Anna Adamo è stata segnata indelebilmente, fin dai suoi primi istanti, con il marchio della disabilità. Un marchio che porta con sé una tale quantità di conseguenze che soltanto viverle permette di comprenderle davvero. Il periodo scolastico, la giovinezza, le passioni stroncate dall’impossibilità, gli sguardi delle persone che non riescono neanche a gestire la sola vista del problema, figurarsi una relazione più stretta… tutto questo è stato ciò su cui si è basata la vita di una donna.

“La Disabilità non è un limite” di Anna Adamo

Una donna che si è ritrovata con davanti un futuro quasi irraggiungibile, una donna che ha tirato fuori la grinta ed ha ottenuto i suoi risultati, anche se per farlo è dovuta passare attraverso tante difficoltà da dover proteggere il suo cuore in una teca di ghiaccio. Ecco una intervista esclusiva all’autrice Anna Adamo:

Anna in “La disabilità non è un limite” parli di come bisogna “sfruttare” l’essere disabile non come un paletto ma come un limite da superare per poter tirare fuori la forza di andare sempre avanti. Qual è la difficoltà più grande alla quale ti sei trovata davanti e sei poi riuscita a superare?
Anna Adamo: 
La più grande difficoltà che mi sono trovata davanti è stata far accettare la mia disabilità alla società in cui viviamo. Ho dovuto far fronte a persone che accettavano Anna,ma non la disabilità di Anna,il tutto perché questa società ha paura del “diverso”,di chi non rispecchia i canoni imposti da quest’ultima e gli conferisce uno spazio paragonabile al nulla. Sono stata per tanti anni vittima di prese in giro, di esclusione e di vari episodi di bullismo,fortunatamente però,ho sempre avuto un carattere forte e ho capito che avrei dovuto reagire. Sono riuscita a far comprendere a chi mi circonda che la disabilità è una sfumatura dell’ uguaglianza,nulla di più. Che le persone disabili,se vogliono,possono arrivare dove nessuno crede riescano ad arrivare,basta metterli alla prova. La strada da percorrere è ancora lunga,ma qualcosa sta cambiando: ci si sta rendendo conto del fatto che il problema non sia la disabilità,bensì le persone che ritengono la disabilità sia un problema.

Anna Adamo

Come hai raccontato nel tuo libro la tua adolescenza non è stata facile, ci sono delle persone che seppur ancora incoscienti del tuo problema a quell’età ti hanno dato la forza di andare avanti ed ancora oggi ti sono amiche?
Anna Adamo: Mi dispiace affermare che mai nessuno, a parte qualche membro della mia famiglia,pur essendo cosciente della mia disabilità mi sia rimasta accanto al punto da essermi amica ancora oggi. Le persone mi si allontanavano a prescindere,perché a causa della mia disabilità non mi ritenevo degna della loro compagnia. Però, posso anche dire di aver incontrato nel corso degli anni persone capaci di accettarmi così come sono,facendomi comprendere il vero significato della parola amicizia. A loro,sarò grata per il resto dei miei giorni.

Sappiamo che hai una passione per il Make Up, ti piacerebbe puntare in alto magari facendo come i personaggi dei nostri giorni (tipo Clio Make Up) e quindi cominciare da semplici video su YouTube?
Anna Adamo: È vero,ho una fortissima passione per il Make Up,adoro tutto ciò che riguarda trucchi e cosmetici vari, pongo molta attenzione alla cura del mio corpo,ma lo faccio per semplicemente per me stessa. In questo ambito non punto in alto,non aspiro ad imitare personaggi dei giorni nostri come Clio Make Up. Le mie aspirazioni sono altre!

Anna Adamo

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Anna Adamo: Il mio sogno nel cassetto è quello di diventare magistrato,con la speranza di poter far vita ad un mondo in cui disabili e normodotati abbiano le stesse opportunità. Lotterò fino all’ esaurimento delle forze affinché ciò sia possibile.

Immagina di avere ora davanti una persona con problemi di disabilità che si vuole arrendere e hai te il compito di tirargli fuori la forza di andare avanti. Cosa gli diresti?
Anna Adamo: Gli direi semplicemente di non conferire importanza al giudizio altrui e di guardare dritto verso il proprio obiettivo. Solo così si può dimostrare che i limiti siano negli occhi di chi guardi. Tutto è possibile,basta crederci!

Federico Fantuzzi

Amo la musica in (quasi) ogni sua forma e genere.

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Federico Fantuzzi

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