Tra meno di un mese si potrà tornare a frequentare cinema, teatri, concerti. Lo prevede il nuovo D.P.C.M. su riaperture e spostamenti, insieme a tutte le regole di sicurezza da rispettare. Vediamole.
Lo prevede il nuovo D.P.C.M. firmato dal Presidente del Consiglio nella giornata di ieri: a partire dal 15 giugno potranno ripartire gli spettacoli aperti al pubblico nelle sale teatrali, da concerto, cinematografiche ed in altri spazi anche all’aperto. Che bello, che meraviglia! Ma le regole della riapertura saranno ferree, da rispettare inderogabilmente per la sicurezza di tutti. E speriamo siano sufficienti, dato che il virus che ha colpito negli scorsi mesi il mondo intero non è ancora debellato. E probabilmente non lo sarà fino all’arrivo di un vaccino. Ecco quanto previsto dal governo in relazione agli spettacoli dal vivo ed al cinema:
«Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.»
Il provvedimento del governo non esclude la possibilità, per le singole regioni, di anticipare l’apertura del 15 giugno, tenendo conto dell’andamento della situazione epidemiologica del territorio di competenza. Guardare un film, uno spettacolo teatrale, ascoltare la musica che più ci appassiona non sarà mai più come prima? No, sarà diverso solo per un po’. Come indicato dall’allegato operativo del D.P.C.M., oltre ai numeri sopra indicati sarà obbligatorio misurare la temperatura corporea ad ogni spettatore, artista, lavoratore del luogo in cui si terrà l’evento, con divieto di partecipazione per chi ha più di 37,5 gradi di febbre. Ci sarà per tutti l’obbligo di utilizzare mascherine di protezione, nonché la garanzia di adeguata e periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti interessati dall’evento, anche tra uno spettacolo e l’altro. Niente bibite e pop corn, al minimo l’utilizzo del contante.
Sarà semplice? No, questo è certo. Il comparto interessato dovrà caricarsi di spese e difficoltà (per alcuni insostenibili, queste le prime impressioni), gli spettatori di responsabilità e rispetto. Ma non vediamo l’ora di tornare a stare insieme, anche a distanza, davanti ad un film, un attore, un cantante che amiamo. Avvicinandoci, poco a poco, alla vita di prima.
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