Il Cirque du Soleil, di origini canadesi, ha deciso di ricorrere alla bancarotta controllata per ristrutturare il proprio debito. La pandemia da Coronavirus ha impedito a mimi, acrobati e giocolieri di portare in scena i propri spettacoli, lanciando la compagnia in una dura crisi.
Cirque du Soleil: annunciata bancarotta
La pandemia globale non ha risparmiato nessuno, soprattutto l’arte. C’è grande tristezza nell’apprendere la notizia del fallimento del Cirque du Soleil, il più famoso e seguito del mondo. A mimi, acrobati e giocolieri manca molto il contatto con il pubblico, e non vedono l’ora di tornare a stare insieme di nuovo. La direzione del circo deve però fare i conti con la crisi economica causata dalla sospensione obbligata delle rappresentazioni. E non basta ri-calendarizzare i concerti, come hanno fatto tanti cantanti. In questo caso la ferita è ancor più profonda: ed il comunicato riguardante questa situazione non ha tardato ad arrivare.
“Negli ultimi 36 anni il Cirque du Soleil è stato un’organizzazione di grande successo e molto redditizia. Tuttavia, con entrate pari a zero dopo la chiusura forzata di tutti i nostri spettacoli a causa di Covid-19, il management ha dovuto agire con decisione per proteggere il futuro dell’azienda”. Queste le parole di Daniel Lamarre, presidente e amministratore delegato di Entertainment Group, in un comunicato con il quale ha anche reso noto il licenziamento di 3.480 dipendenti.
Il desiderio di tornare presto tra le persone
“Non vediamo l’ora di rilanciare le nostre attività e trovarci di nuovo insieme per creare quel magico spettacolo che il Cirque du Soleil è per i suoi milioni di fan nel mondo”, ha detto ancora Daniel Lamarre. E la richiesta di far ricorso alla procedura concorsuale di bancarotta controllata, con il fine di ristrutturare il debito, sarà esaminata dalla Corte Superiore del Québec, dove ha sede la società, già nella giornata di domani.
Ovviamente la situazione del circo fondato nel 1984 da Guy Laliberté era già instabile prima della pandemia. Ma quattro e più mesi di stop hanno aggravato le condizioni dell’azienda. Speriamo che ogni cosa si sistemi, per il pubblico e per le migliaia di persone che con il Cirque du Soleil vivevano, lavoravano, facevano arte.