In diretta YouTube per la prima volta dal 1917, ieri sono stati assegnati i Pulitzer 2020, i premi più prestigiosi del giornalismo americano. Ecco i vincitori.
Premi Pulitzer 2020, la cerimonia
Non c’è stata nessuna festa alla Columbia University di New York, teatro di tutte le cerimonie della storia del premio. La pandemia globale non ha permesso di trovare altre soluzioni: un primo rinvio, dal 20 aprile al 4 maggio, non ha risolto il problema. La giuria, formata da molti professionisti dell’informazione impegnati per lavoro a raccontare l’emergenza covid-19, non riusciva a ritrovarsi. Ed allora i vincitori del più prestigioso premio giornalistico americano sono stati annunciati in diretta su YouTube. A condurre l’evento in streaming Dana Canedy, amministratrice del premio. «In tempi difficili come i nostri è più importante che mai far capire che il giornalismo non si è mai fermato, nonostante coordinati sforzi di sabotarne il lavoro», ha detto la giornalista. Ricordando poi che in momenti come questo il giornalismo diventa essenziale per tutti i cittadini, in quanto presidio di democrazia e diritti.
Colson Whitehead, vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa per il secondo anno consecutivo
Il premio ed i vincitori 2020
L’onorificenza, assegnata per 21 diverse categorie, fu istituita dal giornalista di origini ungheresi Joseph Pulitzer, che lasciò la propria eredità proprio alla Columbia University. «Nato un anno prima dell’epidemia di spagnola del 1918, capace di affrontare due guerre mondiali, il Vietnam, l’assassinio di Martin Luther King e quello di John Fitzgerald Kennedy, l’11 Settembre», il Premio Pulitzer ha decretato anche quest’anno i suoi vincitori. Unico nella storia, lo scrittore Colson Whitehead, già autore di La ferrovia sotterranea, ha vinto per il secondo anno consecutivo il Pulitzer per la narrativa con I ragazzi della Nickel, o Nickel Boys. Il romanzo è ispirato alla storia della scuola-riformatorio per soli maschi Arthur G. Dozier di Marianna, Florida, dove bambini e ragazzi sono stati sottoposti ad abusi fisici e mentali.
Tra le inchieste premiate, il New York Times ha vinto nella sezione affari internazionali con i suoi servizi sulle interferenze in politica estera (soprattutto quella americana) della Russia di Putin. Alla stessa testata è andato anche il premio più prestigioso, quello della sezione investigativa. Tema un’ampia indagine sulle irregolarità dell’industria dei taxi newyorchesi. Il Washington Post è stato premiato per i suoi pezzi sul cambiamento climatico. Nella sezione interni il Pulitzer è andato al Seattle Times: sua l’inchiesta sulla produzione del B-737 Max della Boeing. La Reuters ha vinto per la fotografia grazie alle fortissime immagini delle manifestazioni di Hong Kong; il New Yorker ha sbancato nella satira politica con la copertina che raffigura l’Attorney General William Barr ed il capo del Senato Mitch McConnell mentre lucidano le scarpe a Donald Trump. Infine il Pulitzer per la musica è andato ad Anthony Davis per Central Park Five.
Questi i riconoscimenti più attesi. Al prossimo anno con i Premi Pulitzer 2021!