Dopo aver taciuto a lungo sulla faccenda, Eminem si scaglia contro il presidente Trump.
Dopo essere ritornato sulle scene musicali con il nuovo album “Revival”, Eminem torna a far sentire la sua voce in politica.
Durante la sua ultima intervista per Billboard, il cantante di “Rap God” ha espresso la sua opinione sull’elezione del presidente Trump avvenuta nel novembre 2016. In maniera particolare Eminem ha sottolineato la sua incredulità nello scoprire il risultato delle elezioni. Nonostante egli non fosse particolarmente entusiasta per la candidata democratica Hillary Clinton, Eminem ha dichiarato che sarebbe stata l’alternativa migliore.
“Razzista” e “st@@@zo” sono stati alcuni dei termini più duri utilizzati dal rapper nei confronti del presidente.
Durante la sua intervista, il cantante è tornato poi a parlare della suo brano “The Storm” apertamente contro Donald Trump.
“Quando ho pubblicato il brano sapevo che chiunque supportasse Trump sarebbe stato contro la mia musica […] tutti coloro che lo hanno votato si sono fatti ingannare pensando che lui avrebbe fatto tutto quello che gli aveva promesso”.
L’intervistatore ha poi chiesto che cosa pensasse di tutte le critiche che gli vengono rivolte a causa della volgarità dei suoi testi e della sua presunta omofobia. La risposta di Eminem ha chiarito ancora una volta la posizione del rapper nei confronti del presidente Trump.
“So di essere volgare. La maggior parte delle volte che lo sono è per ironia. E’ come se fosse la mia licenza poetica. Trump invece non ha alcuna licenza poetica. Trump non è un’artista ed io non sono il presidente”.
Con le sue parole Eminem si aggiunge alla lista di artisti che si sono schierati contro il governo americano fin dalle elezioni del novembre 2016. Parole dure che però non fanno altro che rispecchiare quello che è l’umore generale del popolo americano e dell’intero mondo che guarda a Trump come uno dei presidenti più controversi della storia americana