The Strain, un elenco dei punti di forza della serie che tornerà in onda su Fox, per un’ultima stagione, dal 5 Gennaio.
Un’opera allegorica di grande spessore cinematografico ed intellettuale, un’aspra critica alla società trasfigurata dal consumismo, una serie tv d’intrattenimento che combina azione ed introspezione. Scegliete voi la definizione che ritenete più appropriata, tenendo presente che, in ogni caso, tutte descriverebbero a pieno The Strain, la serie tv targata FX che tornerà a breve sui nostri schermi. Curiosi di sapere perché? Allora seguitemi dopo il salto, in questa lista dei 5 motivi per cui guardare The Strain.
1-Nobili origini
Non è un caso che il primo motivo per cui guardare The Strain sia lo stesso che ne giustifica l’esistenza: la serie nasce da una trilogia letteraria. Un’opera scritta, e magistralmente riadattata per la televisione, da Guillermo del Toro e Chuck Hogan. La trilogia in questione prende il nome di Nocturna, e pur non essendo un capolavoro, è godibile ed intrigante. Assolutamente consigliata.
2-Vampirismo
I vampiri in The Strain incarnano alla perfezione gli stereotipi atavici legati alle mostruose figure del folclore europeo, eppure sanno quando discostarsene per esigenze di sceneggiatura, senza mai far storcere il naso agli spettatori. Un’azione di ammodernamento elegante e ammirevole.
3-Fotografia
La luce del Sole, com’è noto, uccide i vampiri, ma quella del set sembra li vivifichi. O almeno questo è quanto traspare dalla visione di The Strain, una serie in cui le luci giocano un ruolo importante e lo fanno incredibilmente bene. La dicotomia “luce-tenebre” infatti è espressa sempre in modo raffinato, con mirabili giochi di ombre e rifrazioni oculate delle sorgenti luminose. Davvero suggestive alcune scene ambientate nelle fognature di New York.
4-Trucco
Né l’impercettibile imbiancatura del volto di Bela Lugosi, in Dracula, né la deformazione dei tratti somatici operata sul volto di Max Schreck, in Nosferatu, sarebbero esempi convincenti di come siano stati resi, sul piano estetico, i vampiri in The Strain (anche se tra i due esempi, sarebbe di gran lunga più indicativo il secondo). Basta guardare, anche solo di sfuggita, una delle tante immagini raffiguranti gli “strigoi” della serie, per capire quale magnifico lavoro abbiano svolto i truccatori. Da lavori spaventosi derivano spaventosi risultati.
5-Trama
Se c’è una colpa che proprio non è imputabile a The Strain è quella relativa alla prevedibilità della trama. Ogniqualvolta si prova a prevedere l’esito di un’azione, si resta sempre, o quasi, positivamente delusi. La diretta conseguenza di questo perenne senso di incertezza si tramuta di frequente, nello spettatore, prima in curiosità e poi in trepidazione. La bellezza di un regalo inatteso.
Se questa lista vi è piaciuta, e voleste approfondire, qui sotto potete trovare il trailer della quarta stagione di The Strain.