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After Life 2 – Recensione: “Life goes on”

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Non c’è alcun dubbio riguardo all’apprezzamento generale che la prima stagione di After Life ha innescato nel grande pubblico. L’opera di Ricky Gervais, nella sua intima schiettezza, è riuscita immediatamente a catturare l’attenzione del grande pubblico, gettando le basi di una seconda stagione, con un successo unanimemente riconosciuto.

After Life

Questa seconda stagione di After Life riparte immediatamente dopo gli eventi cui abbiamo assistito nel primo arco narrativo, riallacciandosi ad una scrittura che continua ad avanzare, portando avanti tutte quelle strade, quei sentieri, che abbiamo visto prendere forma precedentemente.

Gli eventi precedentemente rappresentati avevano visto Tony, il protagonista, perdere l’amore della sua vita, ed affrontare il lutto, combattere contro il dolore, cercare una via d’uscita imparando qualcosa sul valore del prossimo e della stessa vita. In questa seconda stagione ritroviamo il personaggio ancora avvolto dal dolore ma… Si tratta di un protagonista differente, di un protagonista ancora caratterizzato dalla tipica schiettezza “alla Gervais”, però con un approccio alla vita ed alle situazioni diverso. I passi avanti vissuti nella prima stagione di After Life si fanno sentire, si palesano nel modo in cui vive le situazioni, in cui vive i rapporti col prossimo, costruendo una coerenza importante con quanto rappresentato in precedenza.

Ovviamente la sofferenza permane, e Tony sta cercando di conviverci, di andare oltre, senza scagliarsi contro il prossimo.

After Life

Fin dal primissimo episodio, poi, viene mostrata una delle tematiche più importanti di questa seconda stagione: “L’andare avanti”. I personaggi che abbiamo precedentemente conosciuto stanno vivendo dei personali viaggi, stanno cercando di crescere nel contesto in cui sono inseriti. Tutto ciò contribuisce a costruire un “mondo” credibile e vivo, che si tramuta in perfetto contorno al protagonista stesso, accompagnandolo passo passo.

Per quanto riguarda la “narrativa”, il modo in cui vengono raccontate le cose, la struttura resta pressappoco identica a quella di After Life 1. Tony vive alcune vicissitudini personali, resta profondamente legato al suo passato, resta profondamente legato a Lisa attraverso dei video che ha sul portatile e dai quali non riesce mai a separarsi. Questi video fanno da introduzione a parecchi episodi, ma anche da sottofondo evocativo, in relazione agli eventi ed al protagonista stesso.

After Life

Fuso a tutto ciò abbiamo il giornale. Anche qui il giornale rappresenta un vero e proprio microverso particolare con cui lo spettatore avrà molto da riflettere. I suoi dipendenti e soprattuto gli articoli trattati, le persone intervistate, rappresentano un altro filone narrativo importante, da legare a molte delle cose che accadono anche ai protagonisti stessi, a questi personaggi che mai si presentano avvolti dagli stilemi sociali classici, prediligendo una tipizzazione che spesso rompe il convenzionale.

Tutto ciò contribuisce ad introdurre un’altra tematica fondamentale, quella della “solitudine”, tematica che va a braccetto con il “sentirsi utili”. Uno dei meriti di After Life è senza dubbio quello di far riflettere. Molte volte quanto raccontato appare come semplice, oppure comico, ma si tratta sempre di una comicità, anche nera, che spinge a pensare, a ragionare nei confronti di quello che si ha davanti. Ecco che le “maschere”, se osservate dal punto di vista giusto non fanno più ridere, ecco che la risata diventa qualcos’altro, fino a toccare corde sensibili.

Ricky Gervais

Concludendo, con After Life 2 Ricky Gervais riesce nuovamente a colpire in pieno lo spettatore con uno stile ed una storia che non troppo si distaccano dalla stagione precedente, portando però il tutto avanti attraverso una coerenza che non dispiace, sviluppando ed approfondendo ancora una volta quelle imperfezioni tipiche degli esseri umani, e costruendo un qualcosa che nuovamente scava nel profondo, con un approccio più maturo e adulto.

After Life 2 - Recensione:
8 Reviewer
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Pro
-Scrittura generale coerente e matura.
-Coerenza generale.
-Sensibilità nelle tematiche trattate.
Contro
-Alcune forzature.
-Avrei voluto vedere molto più spaio per determinati personaggi secondari, magari qualche approfondimento in più...
Conclusioni
Ciò che rende questa seconda stagione di After Life importante, risiede nell'amore generale verso quanto rappresentato, e nella maturazione che la ua scrittura sembra progressivamente vivere...
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Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo. Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.

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