A settembre 2019 sono cominciate le riprese di “Fate: The Winx Saga”, la serie televisiva di Netflix ispirata al cartone animato italiano “Winx Club”, prodotto dal gruppo Rainbow di Iginio Straffi, che è anche produttore esecutivo della serie. Nel cast: Abigail Cowen (“Le terrificanti avventure di Sabrina”); Hannah van der Westhuysen (“The Fugitives”); Jacob Dudman (“I Medici”), e altri.
“Winx Club” racconta la storia di Bloom, Stella, Musa, Tecna e Aisha, cinque amiche fate che frequentano la scuola di magia Alfea, e che con le loro avventure, combattendo il male, hanno accompagnato generazioni di bambine.
Il segreto del nostro successo risiede nella qualità del lavoro, dopo tanti anni abbiamo raggiunto un livello molto alto e possiamo competere con i migliori studi al mondo. A questo aggiungiamo la nostra capacità di anticipare i gusti del pubblico, siamo in effetti dei veri e propri trend setter dell’animazione ed abbiamo ricevuto un premio a Cannes a conferma di questa nostra dote.
Siamo in grado di creare dei contenuti per l’intrattenimento. Nel momento in cui abbiamo delle buone storie le piattaforme che scegliamo cambiano soltanto per il mezzo da utilizzare ed il linguaggio. La stessa attenzione che mettiamo nell’animazione il pubblico la ritrova nel live action o nei film della nostra Colorado.
Esiste un gusto italiano e soprattutto c’è nelle produzioni del nostro paese una qualità artistica ben individuabile. Valori irriproducibili altrove che ci vengono dalla nostra storia. A questo aggiungiamo la volontà interpretativa dei fenomeni internazionali che da sempre rende la Rainbow italiana nella qualità artistica ma internazionale nella presenza sul mercato e la relativa forza industriale e commerciale che ci permette di competere con tutti.
Oggi questa realtà non ci vede più coinvolti come protagonisti. Restiamo convinti che si è trattato di un’interessante sfida convinti che a Roma serva un grande parco a tema animato dalla creatività italiana. Un’ulteriore occasione di offerta turistica per le famiglie.
In quell’epoca mancavano nell’animazione delle protagoniste femminili, sembrava che il cartone animato fosse un genere solo maschile. Invece c’era spazio per delle eroine femminili e soprattutto la magia era una carta vincente da giocare. Altro segreto è stato quello di immaginare e realizzare un club, un nucleo di amiche che potessero vincere unite contro il male. Un segno che ha anticipato tanti dei temi oggi attuali sul nuovo femminismo.
Da sempre gli uomini raccontano storie che diventano formative per la crescita dei più piccoli, degli uomini e le donne del domani. Noi facciamo la stessa cosa, le nostre storie aiutano a crescere. Siamo consapevoli e molto attenti rispetto a questa responsabilità.
La tecnologia cambia, addirittura mese dopo mese. Ogni nuova forma di accesso al pubblico ha però bisogno dei contenuti. Una buona storia è tutto, poi il mezzo con cui la guardi può cambiare, evolvere.
In ogni creazione c’è un pezzo di me, la mia vita e la mia vena artistica. Un’evoluzione segnata dal tempo e dalla curiosità. È normale che ami ogni mia creazione
Sarà una cosa bellissima, un grande lavoro. Detto questo ho detto tutto.
Questa è facile! Roseo.
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