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Chernobyl: alla Russia non è piaciuta la versione di HBO e ha deciso di fare una propria serie!

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In questi giorni si sta parlando moltissimo di Chernobyl, di come questa serie targata HBO riesca a trattare e a denunciare uno dei più grandi disastri globali mai avvenuti nella storia dell’umanità, e mentre in Italia restiamo in attesa della sua uscita, programmata per il 10 giugno su Sky Atlantic, sorgono all’orizzonte nuovi dettagli in merito.

Chernobyl

E’ curioso ed importante notare la velocità con cui Chernobyl ha conquistato l’attenzione e gli apprezzamenti di coloro che l’hanno vista, conducendo addirittura a speculare su una possibile seconda stagione. La cura nei dettagli e il valore del suo cast hanno senza dubbio contribuito a costruire il plauso generale che questa serie sta vivendo, eppure non tutti sembrerebbero essere d’accordo con tutto ciò…

Recentemente un articolo del Moscow Times ha parlato della serie, fornendo un punto di vista inedito e ben lontano dai risultati positivi ottenuti fino ad ora:

“Il fatto che un canale televisivo americano, non un russo, ci parli dei nostri eroi è una fonte di vergogna che i media pro-Cremlino non possono accettare”.

Ha scritto Ilya Shepelin, rivelando che in risposta alla serie è partito un progetto dello stesso tipo, prodotto dal canale NTV del paese, in cui non si andrà tanto a trattare delle conseguenze che il disastro ha causato, quanto su quello che viene definito “una teoria del complotto” in cui faranno la loro comparsa anche spie americane.

Chernobyl

Il tutto sarà diretto da Alexei Muradov, il quale ha parlato in questo modo della loro serie su Chenorbyl:

“Una teoria sostiene che gli americani si infiltrarono nella centrale nucleare di Chernobyl e molti storici non negano che, il giorno dell’esplosione, un agente dei servizi segreti del nemico fosse presente alla stazione.”

Dunque gli eventi non andranno tanto ad incentrarsi su tutti coloro che hanno messo a repentaglio la propria vita per riparare su quanto avvenuto con Chernobyl, piuttosto sul conflitto KGB/CIA.

Shepelin ha infine messo in evidenza che anche Putin stesso onora raramente i sopravvissuti a quel disastro nucleare:

“Basta andare sul sito web del Cremlino per vedere quante volte il presidente Vladimir Putin menziona i sopravvissuti di Chernobyl, molti dei quali sono ancora vivi e soffrono di una varietà di malattie indotte dalle radiazioni”

“Gli unici riferimenti di Putin a tali eventi si verificano nei principali anniversari dell’incidente di Chernobyl. Li ha nominati per l’ultima volta nel 2016, nel trentesimo anniversario del disastro, e di nuovo nel 2011, nel 25 ° anniversario “.

Fonte: AV.

Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo. Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.

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