“Il programma originale lottava per la tolleranza,” dice Tan France, esperto di moda, nell’episodio introduttivo. “Noi lottiamo per essere accettati.” Ed è proprio da qui che nasce l’essenza dei “Fantastici 5” (Queer Eye in originale).
Quella de “I Fantastici 5” è una lotta contro l’omofobia e la discriminazione in America, visto sopratutto un recente sondaggio indotto da GLAAD (Gay and Lesbian Alliance Against Defamation) che ha rivelato la percentuale di discriminazione denunciata dai gay Americani in aumento rispetto a quella degli eterosessuali che si definiscono “alleati dei gay” in calo. Il reboot de “I Fantastici 5” vuole rompere le barriere come il suo predecessore ma con un’ondata di freschezza ed energia positiva.
Perché i Fantastici 5 non è il classico show destinato a finire nell’oblio delle serie non guardate di Netflix, ma ha quel qualcosa in più che ha fatto letteralmente impazzire chi l’ha già visto al punto da chiedere fortemente a Netflix una seconda stagione.
Il concetto alla base dei Fantastici 5 rimane lo stesso rispetto all’originale: cinque uomini gay, esperti in cinque rispettivi settori diversi, con carisma e confidenza reinventano l’esistenza di un “caso disperato” in ogni puntata. A differenza della versione originale tuttavia, che conta una consistente quantità di episodi dal 2003 al 2007, Queer Eye elimina una parte del titolo originale “for the Straight Guy” poiché la serie non si rivolge più soltanto a uomini eterosessuali ma come in uno dei sette episodi del reboot, anche a uomini omosessuali (che magari devono ancora esporsi facendo coming out, mostrando come questo sia normale).
In meno di una settimana ciascuno dei “Fantastici 5” aiuterà un uomo senza speranze a migliorare la propria vita. Bobby Berk, esperto di design, si occuperà di modernizzargli e restaurargli la casa; Karamo Brown, esperto di cultura generale gli farà comprende come è possibile sentirsi belli sia all’interno che all’esterno grazie anche all’aiuto di Jonathan Van Ness che gli reinventerà invece il look; Antoni Porowski, appassionato di cibo e vini si occuperà di impartire piccole lezioni di cucina per imparare ad amarsi anche con pasti semplici e veloci mentre infine Tan France, esperto di moda, gli rivoluzionerà l’intero guardaroba.
Insomma, una vera e propria rivoluzione quella dei Fantastici 5. L’incontro con uomini eterosessuali (e non) porterà alla luce trascorsi e storie diverse, seppur con un comune denominatore: tutti un po’ alla deriva senza più consapevolezza di sé stessi. Uomini di mezza età, giovani nerd e tanti altri personaggi pittoreschi che al termine di ciascun intervento da parte dei Fantastici 5 ritroverà sé stesso in una nuova forma e dimensione.
Il successo dei Fantastici 5 è garantito appunto dalle loro fantastiche personalità. Ognuno di loro ha una personalità diversa e rappresenta varie sfaccettature dell’omosessualità. “I fantastici 5” ha acquisito una sua nuova sensibilità quel tanto che basta da adattarsi ad un’America che è diventata ufficialmente più tollerante ma tribale allo stesso tempo. La naturalezza con la quale i fantastici 5 danno consigli di vita e di moda, nonostante sembrino usciti da una passerella e vivano vite perfette, è così semplice e sincera che lascia attoniti suscitando momenti di pura emozione e mostrando una formula vincente che ti lascia in lacrime (di gioia) ad ogni episodio.
Qui di seguito il trailer ufficiale de “I Fantastici 5“.