L’alienista, nuova serie portata in Italia da Netflix, si rivela un passo avanti alla maggior parte delle produzioni televisive. Scoprite il perché nella nostra recensione.
Nell’anteprima avevamo già riportato le nostre prime impressioni estremamente positive riguardanti la serie, ma per dare un giudizio completo dovevamo aspettare fino all’uscita de L’alienista in Italia. Il giorno è arrivato e ora possiamo finalmente dire con certezza che la nuova serie Netflix è un prodotto estremamente pregevole. Ma scendiamo più nel dettaglio (senza incappare in spoiler, ovviamente).
Intrighi e colpi di scena
Abbiamo già ampiamente parlato della trama che sorregge L’alienista nella nostra anteprima, quindi ci limiteremo a giudicarla nella sua interezza. Senza ombra di dubbio la storia che compone la serie è decisamente ben costruita. Non sapremo praticamente nulla di ciò che sta accadendo fino all’ultimo episodio. È uno di quei racconti che si arricchiscono secondo quanto scoperto durante le indagini. Stesso discorso anche per la caratterizzazione dei personaggi. Ci troveremo a comprenderli appieno solo verso gli ultimi episodi. Veniamo letteralmente gettati in questo contesto dove tutti sanno (o pensano di sapere) tranne lo spettatore. Come se entrassimo all’interno di una conversazione già iniziata. Convincenti anche le interpretazioni, soprattutto quelle dei tre protagonisti. Daniel Brühl ci offre una delle sue migliori performance, se non la migliore. È una serie che va scoperta, smascherata, svelata lentamente seguendo il lento procedere degli episodi. Un ottimo lavoro di scrittura, decisamente sopra la media.
Vicoli bui e sale da ballo
Nella nostra anteprima avevamo riportato come L’alienista sembrasse mancare di originalità dal punto di vista tecnico. Le atmosfere e i metodi di ripresa ricordavano molto Penny Dreadful e la nostra idea non è completamente cambiata. Però, terminando la serie abbiamo visto come sia riuscita comunque a trovare una propria identità. Con il procedere degli episodi gli spazi si aprono sempre di più, arrivando a mostrare quei particolari elementi che riescono a far identificare la città di New York. Anche la regia trova la sua personale strada, con diversi virtuosismi e movimenti di macchina molto originali. La fotografia ha delle intuizioni geniali, che difficilmente si trovano in produzioni televisive. Stesso discorso per la colonna sonora e il comparto sonoro in generale, veramente meraviglioso e decisamente azzeccato. Per non parlare dei costumi, ricreati attentamente e nel più piccolo e insignificante dettaglio. A livello tecnico potrebbe tranquillamente candidarsi ad essere una delle migliori produzioni televisive presenti su Netflix.
L'alienista
Conclusioni
L'alienista riesce ad emergere rispetto alla miriade di nuove produzioni che Netflix sta sfornando senza sosta. Intrigante, avvincente, inquietante. Questa serie eccelle praticamente sotto ogni punto di vista. La sua qualità è incredibile e riesce a mettere in ombra molte delle serie uscite quest'anno. Il che è complesso dato che il livello di queste mastodontiche produzioni televisive è diventato quasi paragonabile ai prodotti cinematografici più importanti. Stiamo assistendo ad un nuovo Rinascimento delle serie tv. L'alienista ne è la prova inconfutabile.