Una delle caratteristiche che da sempre ha condotto le persone ad abbonarsi a Netflix risiede proprio nella qualità generale e nella cura di gran parte dei suoi contenuti. Il portale streaming ha sempre puntato moltissimo sui prodotti, investendo in progetti in molti casi ambiziosi e complessi, come con Bandersnatch, oppure guardando avanti con Dark Horse, ad esempio.
Gli investimenti mirati ad una qualche “evoluzione” hanno portato a risultati non innovativi ma senza dubbio impattanti, ispirando la concorrenza a fare sempre meglio.
Ovviamente il tutto non si limita semplicemente all’offerta nel suo catalogo, Netflix ha anche mirato verso l’innovazione tecnologica e visiva, cercando di costruire un buon rapporto offerta-abbonamento che ha fatto avvicinare moltissimi al servizio ma… Adesso l’orizzonte contemporaneo sembra aprire nuove strade…
Andando oltre le origini dell’Oculus Rift VR, legate al mondo dei videogiochi, in moltissimi stanno cominciando ad associare il tutto allo streaming e all’intrattenimento lontano dall’interazione. Recentemente, almeno in base a quanto riportato da Upload, sembrerebbe che anche l’app di Netflix si unirà alle altre precedentemente mostrate (Oculus Video, Fox Now…) su Quest.
Per utilizzare il tutto, oltre all’acquisto dell’attrezzatura, sarà sempre necessario un abbonamento al servizio di streaming, ottenendo quindi una fruizione ed immersione generale molto più intense.
In questi giorni si è anche parlato di Youtube VR e il sito riporta un parallelismo tra questa app e quella che dovrebbe venir creata per Netflix per quanto concerne le funzionalità generali, anche se non vi è alcuna conferma riguardo ai download e al multi-utilizzo.
In ogni caso questo sviluppo in particolare rappresenta un passo avanti per il mondo dell’intrattenimento che da un lato mira a trasportare sempre di più gli spettatori all’interno dei suoi spettacoli, dall’altro aumenta il contrasto fra vita reale e rappresentazione fittizia, amplificando l’isolamento generale con la consequente trasformazione delle interazioni umane a livello soggettivo.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.