The Handmaid’s Tale: cosa accadrebbe se fossero le donne a prendere in mano il potere a Gilead al posto degli uomini?
Nel settimo episodio della seconda stagione di The Handmaid’s Tale abbiamo visto aprire uno spiraglio per un possibile cambio di potere all’interno della Repubblica di Gilead. Con molte delle figure maschili uccise nell’esplosione e con il Commander Waterford incosciente su un letto d’ospedale a prendere le redini della situazione non potevano non essere le donne.
Vedere tale cambiamento è particolarmente soddisfacente per uno spettatore abituato a guardare una serie in cui la figura femminile viene ridotta a un mero contenitore portatore di figli o al massimo a una casalinga il cui obiettivo è solo quello di dare ordini alla servitù.
La cosa ancora più interessante è stata, però, che a prendere tale posizione e a scavalcare il potere maschile sia stata non la protagonista di The Handmaid’s Tale, dalla quale ce lo saremmo sicuramente aspettato, ma la sua rivale, la casalinga che impartisce ordini, Serena Joy.
Cosa spinge una donna che ha fondato lei stessa una Repubblica come quella di Gilead a muoversi per cambiarne le regole?
La paura.
La paura di Serena Joy è quella che la sua ancella, che ora porta in grembo il “suo” bambino, venga uccisa. E la probabilità che questo accada è molto alta considerata la naturale inclinazione della ragazza alla ribellione e la sua precedente fuga da Gilead. La paura fa muovere gli uomini. Fa trovare loro il coraggio di prendere decisioni che in situazioni stabili non avrebbero mai preso e la maggior parte delle volte, come in questo caso, è un bene.
The Handmaid’s Tale: Offred e Serena, una nuova alleanza femminile
Per la prima volta in tutte e due le stagioni di The Handmaid’s Tale vediamo due figure femminili appartenenti a categorie diverse allearsi per un bene comune. L’alleanza tra Offred e Serena in The Handmaid’s Tale 2 nasce dal desiderio di sopravvivenza. Non tanto loro ma del bambino che l’ancella porta in grembo e che, per legge, diventerà di appartenenza di Serena (anche se io lascerei ancora viva la speranza che questo non accada nel finale di The Handmaid’s Tale 2).
Queste due protagoniste di The Handmaid’s Tale, padrona e “schiava”, hanno ora un obiettivo comune e soprattutto un nemico comune da sconfiggere. L’alleanza tra le due sembrerebbe essere la scelta più giusta. Serena, sotto suggerimento di Offred, che sa bene come manipolare la mente della padrona, spesso vittima di irrazionalità e perdita di controllo, decide di fare un atto di ribellione lei stessa e fregarsene delle regole e di chi detiene, in teoria, il potere nel mondo di The Handmaid’s Tale.
La moglie del comandante riscrive nuove leggi per far tornare Gilead a una situazione di tranquillità e si fa aiutare dalla sua ancella, editor nella vita passata, per correggerle. Serena Joy, tenutasi a freno per troppo tempo, dimostra, in questa stagione di The Handmaid’s Tale, di saper prendere decisioni importanti in momenti difficili e si presenta come una perfetta leader, forse anche migliore del marito. Ma un leader ha sempre bisogno di un braccio destro.
L’attrice che interpreta questo personaggio in The Handmaid’s Tale, Yvonne Strahovski racconta alla rivista Variety :
Credo che quello dell’alleanza tra Serena e Offred in The Handmaid’s Tale 2 sia un atto genuino. Credo che Serena abbia bisogno di qualcuno. Tutte le persone hanno bisogno di qualcuno in una tale situazione di isolamento. Il suo obiettivo è quello di far tornare le cose come erano prima. Non si sa cosa potrebbe accaderle adesso che non ha più la protezione del marito. Ed è proprio per questo motivo che sceglie di allearsi con la sua ancella nella seconda stagione di The Handmaid’s Tale.
The Handmaid’s Tale: e se le donne prendessero davvero il potere?
Uno degli esiti possibili di questa alleanza tutta al femminile che vediamo sia tra Serena e June che tra le ancelle stesse che scelgono di esporsi per la prima volta e rivelare le une alle altre il proprio vero nome, è una possibile rivolta nel mondo di The Handmaid’s Tale. Un ribaltamento del potere, una ribellione, una protesta che darebbe finalmente alle donne la libertà che gli è stata negata per tutto questo tempo.
Ma come si gestisce la libertà dopo essere stati in “cattività”?
Questa è la domanda che dobbiamo porci guardando i prossimi episodi di The Handmaid’s Tale 2.
Come andrebbero le cose se le donne prendessero il potere? Si vendicherebbero? Sarebbero violente nei confronti di chi le ha trattate così? Abbiamo imparato dallo scorso episodio di The Handmaid’s Tale 2 che la violenza non è mai un bene. Colpisce chiunque, non solo la parte che si vuole colpire. Sarebbero le ancelle di The Handmaid’s Tale capaci di gestire il potere senza creare una nuova situazione di guerra? Sarebbe possibile tornare alla vita normale, così com’era prima di Gilead, senza alcuna conseguenza o cambiamento? Ci si può scrollare di dosso tale sopruso e tornare a vivere come se niente fosse accaduto senza odiare il genere maschile?
Queste sono tutte le domande che sorgono spontanee e che avranno una risposta nei prossimi episodi di The Handmaid’s Tale 2.
Non ci resta che aspettare i nuovi episodi della seconda stagione di The Handmaid’s Tale. Scopriremo quale strada hanno scelto di seguire gli sceneggiatori della serie.