Tuca e Bertie ha senza dubbio attirato l’attenzione degli spettatori attraverso la familiarità del suo stile e dei rimandi estetici a Bojack Horseman, distanziandosene fortemente per quanto concerne l’approccio artistico e narrativo. In questi giorni si è parlato molto del lavoro dietro alla serie, alimentando una curiosità che ha diviso i fan di tutto il mondo.
E’ stato proprio lo stile, il tocco di Lisa Hanawalt, ad avvicinare moltissimi a Tuca e Bertie, trovandosi davanti una serie con intenti precisi ed un messaggio importante, seppur snocciolato attraverso una voce più astratta e impattante, rispetto ai precedenti lavori dell’artista. La storia ruota attorno alle due protagoniste che ne compongono il titolo e fonde elementi che si ammantano in un estetica animale, fusi ad una chiara critica contemporanea che prende una posizione.
Le due protagoniste e la loro scrittura hanno convinto, portando ad un subitaneo attaccamento dei fan che hanno apprezzato le scelte attuate dalla Hanawalt, ulteriormente approfondite nel corso di una recente intervista con il TIME.
La rivista ha voluto parlare dei dettagli dietro a Tuca e Bertie, portando alla luce le dinamiche artistiche e l’ispirazione che hanno condotto alla nascita del tutto.
Una delle curiosità nei confronti delle protagoniste risiede proprio nella scelta di rappresentarle come uccelli, verso la quale l’autrice ha spiegato:
“Mi piace guardare gli uccelli e pensarli.”
“Tendo ad amare gli animali con il naso lungo”
Raccontando, poi, che l’ispirazione per Tuca le venne dalla visione di un documentario parecchi anni prima.
“Gli uccelli sono molto carini, ma anche un po ‘raccapriccianti[…]”
Successivamente la creatrice di Tuca e Bertie ha parlato della creazione del personaggio di quest’ultima, mettendo in evidenza quanto fosse interessata a rappresentare un personaggio mosso dall’ansia.
“Era qualcosa che non avevo mai visto in una commedia adulta, la sensazione di muovermi attraverso il mondo come una persona ansiosa[…]”
Svelando che alcuni frammenti del materiale narrativo intorno al rapporto fra Speckle e Bertie derivano dal reale rapporto con il suo ragazzo, come ad esempio la scena in cui lui le risucchia via tutte le ansie.
In relazione al legame fra la rappresentazione animale ed il carattere dei vari personaggi, la Hanawalt ha rivelato di aver adorato la libertà creativa concessagli dalla serie, libertà che non ha avuto con Bojack Horseman nel creare, ad esempio, i “personaggi piante”, aggiungendo che senza ombra di dubbio ogni animale sviluppa un carattere del tutto singolo e distaccato dagli altri.
Quindi la specificità di ogni personaggio rappresentato, si basa anche sul tipo di specie che esteticamente lo rappresenta.
“Ma i singoli animali, per me, hanno personalità molto specifiche. I gatti che ho avuto sono diversi dagli altri animali che ho avuto dello stesso tipo. Mi piace pensare a loro come individui.”
In moltissimi hanno notato che Tuca e Bertie si concentra moltissimo sulle dinamiche contemporanee che le donne si ritrovano ad affrontare giornalmente e la Hanawalt ha spiegato che non si tratta di un qualcosa di esterno alla serie, bensì di una scelta personale:
“Volevo esplorare storie su mentori inaffidabili e com’è quando lavori, o hai un trauma infantile – tutte queste cose che ho affrontato nella mia vita.”
Fonte: Time.