Watchmen 1×04: Nuovi giocatori | RECENSIONE

Dopo aver puntato le luci dei riflettori sulle vecchie glorie dei Watchmen, lo show HBO si concentra sui legami di queste con i nuovi personaggi chiave della storia.

Settimana scorsa con la terza puntata, il pubblico di HBO ha potuto ritrovare vecchi personaggi, scoprendone nuove sfumature. E’ stato il caso, in particolare, di Laurie Blake, l’ex Silk Spectre II ora esperta di arresti di eroi fuorilegge. Una delle sequenze più interessanti dello scorso nome è stata il confronto tra Laurie e Angela. Quella scena, ora, appare in perfetta continuità con la quarta puntata dello show che, cambiando in parte ritmi e toni, sceglie di approfondire proprio i legami e i parallelismi tra vecchi e nuovi personaggi.

Una misteriosa donna di origine vietnamita si presenta con un’offerta insolita a casa di una coppia. Lady Trieu (Hong Chau) – questo il suo nome – propone ai due coniugi uno scambio: una bambina creata in laboratorio in cambio della loro proprietà. Nel frattempo, Angela torna nella sua pasticceria riflettendo sulla surreale scomparsa di William Reeves, rivelatosi suo nonno oltre che un misterioso custode di segreti. Rivestendo i panni di Sister Night, la donna sarà costretta a collaborare con Laurie, con cui sviluppa un rapporto lavorativo tesissimo. Insieme si recheranno sul sito del Millennium Clock alla ricerca di risposte. L’incontro con Lady Trieu, tuttavia, aggiungerà nuovi interrogativi a una lista già molto lunga.

Eterni ritorni in Watchmen?

Le sequenze che hanno visto protagonista Ozymandias nelle prime tre puntate sono state a dir poco enigmatiche. In molti sul web si sono scatenati con teorie e possibili risposte alle mille domande. Questa quarta puntata di Watchmen finalmente dona una conferma sul suo attuale stato suggerendo anche sottilmente un collegamento. In un dialogo con alcuni dei suoi servitori, Adrian Veidt rivela di essere stato ingannato, di aver pensato inizialmente di essere in un paradiso ma che in realtà si tratta di una semplice prigione. In esilio forzato oppure in cattività, Veidt riesce comunque a condurre i suoi esperimenti per scoprire i confini della sua prigione e per un progetto al momento ancora avvolto dal mistero. Sommando le sequenze passate a quanto visto in questo episodio, sembrerebbe che Ozymandias sia intenzionato a creare un essere soprannaturale. Ha in mente forse di creare un nuovo Dottor Manhattan?

Meglio non lasciarsi ingannare dallo sguardo di lucida follia di un grandissimo Jeremy Irons. C’è la possibilità – anzi, quasi una certezza – che il suo personaggio sia legato a quello della misteriosa Lady Trieu. Nella foresta vietnamita ricreata ai piedi del Millennium Clock vi è infatti una statua del vecchio Ozymandias che ne celebra l’intelligenza ma anche la naturale anzianità. La sconfinata ammirazione e la certezza di un progetto segreto curato da Trieu fa pensare a un inevitabile collegamento tra i due. Sarà davvero così? Quello che è certo è che entrambi sono in grado realmente di creare vita dal nulla dando vita a neonati in carne e ossa.

Interrogativi e complotti nell’ombra

Questa quarta puntata di Watchmen suggerisce nuovi interrogativi sui reali poteri – tutta tecnologia o qualcosa di più – di Lady Trieu dando comunque conferme su alcuni legami. L’ultimo personaggio introdotto infatti sembra essere in combutta proprio con William Reeves, vivo, vegeto e anche in grado di camminare ancora con le sue gambe. Cosa nascondono questi due? I ritmi in generale rallentano ma la tensione regge ogni sviluppo continuando a intrigare e incuriosire.

If you don’t like my story, write your own – un titolo che forse allude ai fastidi di Alan Moore legati all’adattamento – assume quindi i connotati di una puntata di passaggio ma non necessariamente riempitiva. Il legame con gli episodi già andati in onda, infatti, è chiaro e necessario. Inoltre, questo episodio di Watchmen coglie l’occasione per mostrare ancora una volta l’importanza del passato e della storia con idee decisamente affascinante. E’ il caso dell’Ances-tree, uno spettacolo di effetti che raccoglie in sè tutto lo stupore di questa mini-serie.