Serie TV

Watchmen 1×08: l’amore oltre il tempo | RECENSIONE

Damon Lindelof e il suo gruppo di collaboratori con l’ottavo episodio conferma e supera ogni aspettativa per la miniserie Watchmen.

La settima puntata di Watchmen, andata in onda settimana scorsa, svelava al pubblico il grande mistero del Dottor Manhattan. La rivelazione sull’identità del supereroe nella serie, tuttavia, ha generato moltissimi quesiti sugli anni trascorsi in incognito e sul passato di Angela. Le risposte a tali interrogativi esigevano un episodio ricco di flashback e sguardi sul passato nel Vietnam nella storia immaginata da Watchmen. Questa nona puntata, A God Walks into Abar – gioco di parole a dir poco geniale -, gioca con questa necessità narrativa, dando il suo meglio con una sceneggiatura eccellente.

Foto: HBO

Il racconto di Watchmen riprende, quindi, dai tempi in cui Angela (Regina King) si trovava ancora in Vietnam. Proprio in occasione dell’anniversario della morte dei suoi genitori, la donna incontrerà colui che si rivelerà Dottor Manhattan. L’incontro fra i due, avvenuto in un preciso istante per la cronologia umana, è in realtà il punto di contatto di tutte le storyline che vedono protagonista Dotto Manhattan, un uomo divenuto dio a causa di un terribile incidente. Per questo motivo Jon Osterman smise i panni di fragile e corruttibile umano per indossare le scomode vesti di eroe alle prese con scelte difficili legate alla sua abilità di poter vivere contemporaneamente passato, presente e futuro.

L’ottava puntata di Watchmen fa definitivamente luce sugli angoli bui della storia di Angela svelando allo stesso tempo il mistero sui lunghi anni che Manhattan ha trascorso in incognito. Giocando abilmente con la capacità di muoversi nel tempo oltre che nello spazio del dio blu, gli sceneggiatori regalano uno degli episodio più sorprendenti di sempre nella sua scrittura e messa in scena senza necessariamente ricorrere a nuove grandi rivelazioni.

Un incontro che decide il passato, presente e futuro di Watchmen

Lindelof, a quasi dieci anni dalla conclusione della sua serie più celebre, mette in azione tutti gli insegnamenti appresi con Lost. Lo stesso showrunner, infatti, nel podcast ufficiale dello show ha rivelato di essersi ispirato moltissimo a Watchmen mentre scriveva l’iconica serie sull’isola deserta più celebre del piccolo schermo. Flashback e – relativi – flashforward rispondono a tutti i dubbi del pubblico. Come suggerito negli episodi passati, tutto viene ricondotto alla figura di Angela, vera protagonista. Anche l’introduzione del Dottor Manhattan, quindi, passa attraverso la sua storyline. Il mito, la leggenda tramandata di persona e persona trova così finalmente forma… dietro a una maschera di se stesso. Perchè?

Foto: HBO

Perchè il Dottore/Jon non ha mai dimenticato la sua natura umana, segnata da timori e, soprattutto, errori. Ne comprende l’atteggiamento e la pericolosità e per questo la giudica. Grazie ad Angela, quindi, riscopre la sua umanità e, davanti a un boccale di birra, racconta la sua storia unendo tutti i punti rimasti scollegati. La puntata è forse allo stesso tempo quanto di più distante e vicino dall’opera Watchmen di Alan Moore e Dave Gibbons. A God Walks Into Abar, infatti, ripropone abilmente alcuni passaggi salienti del fumetto ma ne rielabora completamente le finalità trovando in esse la sua più grande originalità.

Tutti gli indizi per il gran finale

Questo nono episodio svela le connessioni mancanti. Spiega i legami che uniscono la storia del Dottor Manhattan al destino di Ozymandias – qui un Jeremy Irons che dimostra in definitiva tutto il suo talento – e alla missione di William Reeves/Hooded Justice. Ogni indizio accuratamente disseminato nelle puntate precedenti è stato così inserito in una trama complessa e in conclusione stimolante per l’intelligenza del pubblico. Non si è trattato, tuttavia, di semplice tecnica e abilità naturali. In questo trionfo sul piccolo schermo, hanno trovato spazio anche le emozioni, arrivate proprio dal personaggio meno abituato a esse. Vedere l’esitazione di Dottor Manhattan e il suo lato umano ormai intrecciato – non più soppresso – con quello divino, attraverso errori e insicurezze, è il vero colpo di genio di un episodio da incorniciare.

Foto: HBO

Tutte le domande di Watchmen hanno trovato risposta? No, alcuni quesiti rimangono ancora in attesa del loro glorioso turno. L’epilogo di questa serie sarà sicuramente qualcosa di spettacolare che troverà la giusta conclusione – siamo certi che non ci sarà una seconda stagione? – nel prossimo episodio.

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Federica Gaspari

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