Tutti credono in qualcosa. Questo vale anche per chi inizia sport scommesse. Alcuni si liberano rapidamente di queste convinzioni errate, mentre altri continuano a pensarci per molto tempo. Volete evitare queste convinzioni? Allora imparate prima di tutto come funzionano.
Scommettere e non lavorare
“Sembra che non ci sia nulla di difficile: aprire il sito di una società di scommesse, versare il denaro e poche ore dopo ritirare le vincite” – uno dei pensieri più comuni tra i principianti.
Soprattutto se si è previsto l’esito delle prime partite e si è aumentato il bankroll. Questa convinzione errata è “alimentata” dal naturale desiderio di fare soldi facili, e il più possibile. A parte, va notato solo un enorme numero di immagini della bella vita degli scommettitori di successo, che parassitano le menti ancora immature dei principianti.
Un pronosticatore pubblica lo screenshot di una grossa vincita sul suo gruppo, un altro pubblica su Instagram l’immagine di una nuova auto acquistata con le vincite.
Allo stesso tempo, quasi nessuno dice che le sport scommesse sono un grande lavoro e non più del 5% dei giocatori vive di scommesse. Ma soprattutto lavorano duramente per questo:
- Trascorrere molto tempo a studiare le statistiche;
- Essere esperti in un particolare sport o in un particolare campionato;
- Testare le strategie di gioco e finanziarie già disponibili, perfezionarle o creare algoritmi propri per opporsi efficacemente all’allibratore.
Ogni professionista considera le scommesse come un investimento ed è disposto a lavorare duramente per ottenere in seguito una ricompensa decente per i propri sforzi. E questo non è lo stesso che fare, ad esempio, un lavoro meccanico per otto ore al giorno.
La fortuna è una chiave
Una delle convinzioni più comuni degli scommettitori è che nelle scommesse non si possa fare a meno della fortuna. Le radici di questa convinzione errata derivano dalla mancanza di volontà di imparare dagli errori degli altri e talvolta dai propri.
La fortuna gioca un ruolo importante nelle scommesse, ma se ci si affida solo all’intuito e alla predisposizione della buona sorte, è molto probabile che si perderanno molte giocate. Tuttavia, con un approccio corretto alla scelta dell’evento giusto e una conoscenza approfondita delle sport scommesse, un giorno si otterranno delle ottime vincite.
Ogni giocatore professionista può ricordare una serie di un gran numero di minus, vale a dire che la fortuna si è allontanata da lui. In questo caso, calcolando i risultati per tre o sei mesi, lo scommettitore si troverà in attivo. Allo stesso tempo, è sciocco negare che esistano casi di scommesse espresse con quote folli o vittorie straordinarie.
In una giornata di successo, tutto vince
Ci sono situazioni in cui i giocatori non sono solo fortunati, ma tutte le scommesse risultano vincenti. E se uno scommettitore esperto capisce che sta andando tutto per il verso giusto, un principiante inizia a correre dei rischi.
I giocatori trascurano l’analisi e iniziano a scommettere anche sugli sport che non capiscono. Il risultato logico di questo comportamento è la perdita del banco di gioco. Di norma, i colpevoli sono i giocatori, incapaci di colpire la traversa da tre metri, gli allibratori che cospirano contro gli scommettitori onesti e molti altri, ma non il giocatore stesso.
Scommettere sul favorito è una vincita
Esiste una credenza popolare secondo cui scommettere su squadre consapevolmente forti permette di aumentare facilmente il banco di gioco. Per un principiante, sembra logico perché più basse sono le quotazioni della linea, maggiore è la probabilità di un esito positivo. Ma dopo un po’ di tempo, gli scommettitori si rendono conto che questo tipo di sport scommesse non porta al risultato desiderato.
Per vincere a quote di 1,1-1,3 è necessario puntare una grossa somma, e la maggior parte dei principianti comprende questo dogma e scommette molto denaro. Tuttavia, pochi pensano davvero che se la squadra favorita perde almeno due partite su dieci a tali quote, il giocatore sarà al verde nella migliore delle ipotesi e perderà denaro nella peggiore.
