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Amazon brevetta lo specchio 2.0

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Molte persone ancora non acquistano abbigliamento online perché temono di buttare via soldi o di perdere troppo tempo tra prove, rispedizioni ed eventuali cambi: Amazon si avvia verso la risoluzione definitiva di questa problematica e presto potrebbe darci una nuova scusa per non uscire più di casa, arriva lo specchio 2.0.

Volendo una persona potrebbe tranquillamente non mettere più il naso fuori dalla porta, ormai è possibile acquistare di tutto standosene comodi sul divano a mangiare cibo spazzatura anch’esso acquistato online. Possiamo farci recapitare di tutto, non ci sono limiti a ciò che si può acquistare online. Amazon decide di superare anche l’ultimo ostacolo che ci costringeva ad alzare le chiappe per farci un giro in centro: ti potrai specchiare dal tuo pc, così vedrai subito quanto può starti bene un abito.

Tutto vero: Amazon ha brevettato lo specchio 2.0, cioè un programma in grado di creare un nostro doppio digitale molto fedele, così da potergli far indossare gli abiti virtuali al posto nostro. In questo modo non ci saranno più scuse per non acquistare abbigliamento online, anche l’ultima obiezione sarà abbattuta. Fortunatamente non sarà una cosa immediata, per il momento si tratta solo di un brevetto, ma la realizzazione non è affatto una faccenda inverosimile. A ottobre scorso la compagnia ha acquisito la newyorchese Body Labs, società specializzata in intelligenza artificiale e computer grafica che ricrea avatar tridimensionali delle persone a scopo ludico o per provare vestiti.

Ecco fatto, un’altra mano ai pigri o a coloro che sono troppo impegnati per concedersi un po’ di vita vera e interazione sociale: sempre ammesso che il nostro sedere non diventi eccessivamente troppo grosso per determinati abiti, sarà possibile delegare “la prova” al nostro doppio digitale in un camerino con uno specchio 2.0. Inutile fare della polemica, per quanto mi renda conto di farla non troppo velatamente tra le righe, ma fino a che punto la tecnologia ci potrà rendere esseri sedentari, condannandoci a una vita di solitudine e grassi saturi?

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