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Esiste davvero Photoshop per la voce?

A quanto pare hanno “scoperto” che il suono della nostra voce incide moltissimo sulle reazioni del nostro interlocutore: ricercatori, non vi si può nascondere niente!

Una ricerca avallata dall’istituto di neuroscienza dell’ospedale Timone di Marsiglia, insieme ai ricercatori dell’ateneo di Glasgow, afferma che una bella voce è essenziale per coinvolgere maggiormente il nostro interlocutore telefonico. Il professor Pascal Belin, responsabile di questa ricerca, sostiene che sia possibile ottenere la voce perfetta attraverso un algoritmo, basterebbe partire da una parola semplice come buongiorno.

Fin qui sembra davvero la scoperta dell’acqua calda, ma un conto è intuire una regola a livello di percezioni, un conto è verificare statisticamente la veridicità di un’affermazione. Per questa ragione esistono gli esperimenti. Nella fattispecie è stata registrata la voce di 32 uomini e 32 donne che dicevano semplicemente hello. Questa voce è stata fatta ascoltare successivamente a 320 ascoltatori i quali erano concordi al 92% su quali fossero le voci che ispiravano più fiducia.

A questo punto non viene difficile immaginare un futuro in cui vengano realizzate delle applicazioni in grado di modificare la nostra voce al telefono. Dopotutto, a seguito di un esperimento simile, non risulta impossibile il passaggio successivo: individuare due voci prototipo e perfezionarle. Ed è proprio quello che i ricercatori hanno continuato a fare; in base ai risultati del primo esperimento sono riusciti a modificare alcune voci in modo tale da renderle degne di fiducia.

L’applicazione per modificare la voce sarà sviluppata insieme all’ Ircam, l’Istituto di ricerca e coordinazione acustica/musica fondato dal compositore Pierre Boulez. “Con l’Ircam, disponiamo della tecnologia per modulare una voce in tempo reale. Si può pertanto immaginare un’applicazione sullo smartphone che farà il maquillage della nostra voce, in maniera impercettibile, proprio come un trucco ben fatto. Un intervento di 20 o 30 millisecondi, o anche di un decimo di secondo, che è impercettibile per l’ascoltatore. Questo però è attualmente possibile su un’unica parola, ci vorrà del tempo prima di poter applicare la tecnologia a intere frasi dette in tempo reale.

A questo punto non resta che interrogarsi sul futuro del telemarketing, il quale sostanzialmente vive della persuasività di una voce. Un applicazione del genere se utilizzata dai call center, sarebbe in grado, probabilmente, di aumentare le risposte affermative da parte delle persone coinvolte nelle telefonate. Ma cosa rimarrà di vero? Ora che abbiamo digitalizzato quasi completamente ogni aspetto di un essere umano, il prossimo passo? Forse guardo troppo Balck Mirror.

 

Elisa Bianchedi

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