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Facebook pone al centro famiglia e amici

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I movimenti di Facebook ci sono sembrati chiari fin dai primi giorni del nuovo anno: il social network mette al centro famiglia e amici.

Mark Zuckerberg ha rilasciato recentemente un’intervista al New York Times in cui ha spiegato, per filo e per segno, in che modo cambierà (in meglio) la nostra esperienza su Facebook. Il social network vuole posizionare in maniera più centrale le notizie che arrivano dai nostri amici più stretti e dalla nostra famiglia. Il motivo, a pensarci bene, è anche molto semplice: le persone sono oggettivamente subissate di pubblicità e di informazioni promozionali, quindi si stanno stancando di spendere il loro tempo su Facebook.

Il social network, infatti, è uno spazio in cui le persone si muovono durante il loro tempo libero, quindi quando cercano svago e divertimento. Nessuno accenderebbe la televisione solo per guardare la pubblicità, no? L’obiettivo di Mark Zuckerberg è quello di rendere la nostra dash molto interessante e piena di spunti di coinvolgimento, i quali sono migliori se vengono direttamente dalle persone a noi più connesse. Si tratta di migliorare qualitativamente la nostra esperienza sul social, evitando di annoiarci il più possibile.

Perciò, man mano che passerà il tempo, vedremo molte più notizie che arrivano dalla nostra cerchia ristretta piuttosto che inviti a leggere notizie fine a se stesse o consigli per gli acquisti. Questo è certamente un bene per coloro che utilizzano Facebook a livello personale, ma come si traduce questa decisione per tutti i profili aziendali?

Più di una volta s’è detto che Facebook per le aziende non è gratuito. Questo è vero e dimostrabile dal momento che la portata organica delle pagine aziendali è sempre più bassa e senza una concreta (e studiata) sponsorizzazione, una pagina Facebook non è visibile praticamente da nessuno. Da un lato abbiamo Mark Zuckerberg che non vuole perdere utenza a causa del troppo spazio dato alle aziende che si pubblicizzano, da un lato abbiamo una società per azioni che cerca di guadagnare il più possibile dalla mole di contatti che è riuscita a far convergere in un’unica piattaforma.

La visibilità gratuita delle pagine aziendali subirà quindi un ulteriore calo fino a raggiungere quasi lo zero, ma saranno premiati tutti quei contenuti in grado di coinvolgere l’utenza a più livelli. Se da un lato le aziende dovranno mettersi il cuore in pace e accettare di doversi sponsorizzare con qualche investimento, dall’altro ci sarà – si spera – un aumento della qualità dei contenuti. Chi non intende stare al gioco, purtroppo, è destinato a diventare sempre più irrilevante sul social più famoso del mondo.

 

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