Sperimentata ed inventata con successo presso il reparto di Neonatologia dell’ospedale Mauriziano di Torino la nuova app, primo premio all’ICBRA 2017, sfrutta la tecnologia wireless per monitorare il dolore dei neonati
Inventata all’ospedale Mauriziano di Torino con il concorso dell’Istituto Mario Boella e dell’Università una nuova app, recentemente premiata all’ICBRA 2017 di Barcellona, analizzerà la mimica facciale dei neonati e i loro parametri vitali, in particolare frequenza cardiaca e respiratoria. A sorprendere, però, è il parametro del dolore: fattore di certo non sconosciuto a infermieri e dottori impegnati in pediatria ma difficile da riconoscere e soprattutto da quantificare.
I neonati ricoverati presso i reparti di Neonatologia, soprattutto se nati prematuri, spesso devono affrontare procedure dolorose e la loro ovvia incapacità ad esprimere il dolore a parole, non da la capacità al medico o all’infermiere di capire la sua reale entità. Anche se esistono tecniche e metodi per riconoscerlo e quantificarlo attraverso i movimenti del corpo e del viso o tramite la variazione di parametri fisici, i dati forniti da molti studi evidenziano la difficoltà di molti professionisti nel saperlo riconoscere e quantificare. La rivoluzione portata da questa nuova app è proprio qui: superati pienamente i test all’ospedale Mauriziano di Torino, dando ottimi risultati, e presentata all’ICBRA 2017, l’obiettivo della rivoluzionaria app sarà di fornire dati certi e chiari circa il dolore che il neonato proverà. Per questo motivo il convegno tenutosi a Barcellona (ICBRA) ha premiato l’applicazione come miglior contributo scientifico dell’anno.
Ma come funziona?
Sfruttando la tecnologia wireless la nuova app, tramite videocamera, analizzerà la mimica facciale dei neonati e i loro movimenti fornendo poi di conseguenza dati oggettivi relativi alla saturazione di ossigeno nel sangue, alla frequenza cardiaca e respiratoria. Le telecamere collocate in prossimità dell’incubatrice registreranno i neonati durante procedure particolarmente dolorose fornendo dati importanti per la tutela della loro salute. In progetto, a quanto sembra, lo sviluppo dello stesso algoritmo per utilizzare la nuova app anche tramite smartphone con cui potranno essere videoregistrati i neonati direttamente nel loro letto d’ospedale o addirittura da casa per pazienti che necessitano di particolari cure da parte dei genitori. Il primo premio ottenuto all’ICBRA di Barcellona è solo il primo passo per una tecnologia che è destinata a cambiare, e migliorare, le cure mediche che ogni giorno i neonati ricevono in tutto il mondo.