Mark Zuckerberg non sbaglia un colpo e anche quando sbaglia pare essere perfettamente in grado di chiedere scusa. L’uomo (forse) più potente del mondo ha deciso di chiedere scusa per aver permesso, troppo spesso, che Facebook fosse utilizzato in modo dannoso.
Purtroppo tutti sappiamo quando Facebook possa diventare – fin troppo facilmente – un sacchetto colmo stracolmo di spazzatura. Si tratta di un social talmente semplice e intuitivo che così come sono veicolati contenuti divertenti che diventano virali, sono veicolati con altrettanta facilità molti messaggi di odio o notizie false. Facebook è uno strumento apparentemente molto democratico perché dà a tutti gli utenti lo stesso identico spazio, ma allo stesso tempo sono proprio gli utenti – in base alle loro azioni sul social – che decidono quali siano i contenuti che diventeranno virali e quali invece cadranno nel dimenticatoio. Ma quando il popolo deve scegliere, la storia insegna, il popolo sceglie Barabba.
Troppo facilmente, in questi anni, sono stati veicolati tramite Facebook messaggi d’odio e istigazioni a comportamenti scorretti e anti sociali. Esistono molti gruppi nei quali avviene quotidianamente una sorta di incitazione al fascismo, al razzismo; centinaia sono ancora le pagine che incoraggiano l’odio contro gli omosessuali o semplicemente i diversi. Spazzatura, spazzatura ovunque che ha fatto perdere la fiducia nel social stesso da parte delle persone mediamente un po’ più intelligenti della massa.
Mark Zuckerberg chiede scusa per tutto questo e si impegna per il 2018 a “tagliare le gambe” a tutti questi utilizzi dannosi del suo social. Ricordiamo che Facebook è la piattaforma social più conosciuta e utilizzata al mondo, praticamente chiunque lo conosce e moltissime persone hanno un profilo attivo quotidianamente. Perciò Mark Zuckerberg ha deciso di prendere finalmente posizione contro questi comportamenti sbagliati.
“La mia sfida personale per il 2018 è di concentrarmi sulla soluzione di queste questioni importanti. Non riusciremo ad evitare tutti gli errori e gli abusi ma attualmente facciamo troppi errori nell’attuazione delle nostre politiche e nella prevenzione del cattivo uso dei nostri strumenti”
E noi siamo con Zuckerberg perché vogliamo ritrovare la fiducia in questo strumento e perché siamo oggettivamente stufi di dare più o meno involontariamente spazio a comportamenti e messaggi che non vorremmo vedere mai più da nessuna parte.