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Quest’uomo trasforma l’acqua in vino

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Trasformare l’acqua in vino è possibile attraverso un dispositivo elettronico chiamato Vocktail.

Nimesha Ranasinghe , ricercatore presso la National University di Singapore, ha compiuto il miracolo alla Conferenza multimediale di Association for Computing Machinery, a Mountain View, in California.  Ranasinghe, in quest’occasione, ha riprodotto una limonata digitale che fa avuto molto successo. Era, in realtà, solo acqua e lo è rimasta fino alla fine.

Come funziona?

Vocktail è all’apparenza un semplice bicchiere da cocktail che viene riempito, molto semplicemente, con dell’acqua. Il bicchiere serve per ingannare i sensi della persona che si accinge a bere l’acqua al suo interno. Sul bordo sono posizionati alcuni elettrodi che sono in grado di stimolare le papille gustative in modo tale da modulare alla perfezione il sapore che si deve sentire bevendo l’acqua all’interno. Alcuni micro led, invece, conferiscono all’acqua il colore corretto che la bevanda dovrebbe avere (es. rosso per il vino, biondo per la birra e così via). In fine, alcune cartucce aromatiche caricano delle pompette ad aria che concludono il disegno assegnando alla bevanda l’odore corretto.

Immaginate che la prossima volta che ordinate un cocktail possiate personalizzare il suo sapore usando un’app, o provare sapori completamente nuovi: ad esempio, ordinate un mojito, ma lo volete provare con un pizzico di cioccolato o fragola”, ha detto Ranasinghe. “Anche se lo chiamiamo Cocktail Virtuale, non è solo un cocktail virtuale, si tratta principalmente di accrescere l’esperienza del bere un cocktail. Finora, dalle nostre dimostrazioni, la gente lo ha apprezzato principalmente per la presenza di sensazioni olfattive. Inoltre, sembra che avere la sensazione dell’odore combini i diversi canali sensoriali – odore, sapore, colore e altri fattori – per creare un’esperienza di sapore fluida. L’aggiunta di odori aiuta i consumatori ad esplorare i sapori e a creare sperimentalmente nuovi cocktail”.

Qual è il futuro di Vocktail?

Trasformare l’acqua in vino non è l’unico scopo di questo dispositivo, chiaramente. La prima funzione, quella più immediata, sarebbe l’utilizzo di Vocktail all’interno di locali notturni per soddisfare la voglia di cocktail delle persone che dovendo guidare, non possono bere. Perché rinunciare a un mojito e al suo sapore alcolico? Posso ottenere la stessa esperienza semplicemente bevendo acqua. Potrebbe essere carino l’utilizzo di Vocktail anche nelle discoteche pomeridiane per i minori, potrebbero così arricchire la loro esperienza assaggiando cocktail che in realtà non recano al minore alcun danno. Può essere usato per lo studio di nuovi cocktail, i sapori possono essere miscelati e provati virtualmente anziché rischiare lo spreco di materie prime. Ma la cosa più allettante è, secondo Nimesha Ranasinghe, l’implementazione di un dispositivo collegato che possa offrire una realtà virtuale. Immaginate di poter sorseggiare il vostro cocktail in una location a voi totalmente inaccessibile (Lo studio ovale della Casa Bianca) stando comodamente seduti sul divano del vostro monolocale.

 

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